Sul fondo dell' ambiente una piccola porta socchiusa, ci indica il proseguimento della visita.
Attraverso uno spazio angusto si sale la scala a chiocciola che ci condurrà al Secondo Piano Nobile.
Arriviamo dunque al piano, anche se la scala prosegue oltre, in un' ampio locale pieno di luce...
La sala del letto siciliano...prende il nome dal letto in ferro battuto, di fattura siciliana che troneggia al centro dell' ambiente...
...arredo molto ricercato nei particolari, a cominciare dal letto, completato da una credenza in noce e quadri alle pareti....completa un bel camino, posto tra due finestre.
Da questo ambiente ,come per il piano sottostante, si entrerà in una serie di stanze, le une appresso alle altre...
La prima sala che incontriamo...la sala Gotica.
Arredata con mobili in stile neogotico del XIX secolo: letto a baldacchino, armadio, comodino, due angoliere, una panca....ha l' aspetto un po' austero.
La sala d'Ercole...
Chiamata così per il fregio che corre lungo ho il soffitto e che raffigura le Fatiche d' Ercole. Fu realizzato forse, dagli stessi pittori che dipinsero le scene del piano inferiore. Le 18 scene sono racchiuse tra candelabre, affiancate da tendaggi con scritte in latino che spiegano i vari episodi.
Presenti anche delle collezioni di armi, appartenute al principe Ladislao Odescalchi.
La bellezza e la ricchezza degli ambienti, ci coinvolgono sempre di più, è una sorpresa ogni volta che si varca la soglia di un nuovo ambiente.
L'immensa stupefacente, Sala delle Armi...
...che raccoglie un' importante collezione di armature da torneo, tra cui una di fabbrica milanese del XV sec.e due tedesche del XVI sec. In mostra anche elmi, scudi, cotte d'armi , selle e spadoni.
Nelle rastrelliere lungo il perimetro della sala sono esposte, spade , alabarde e tant' altro. I lampadari sono molto particolari, così come il fregio dipinto ad affresco... insomma anche questo ambiente ci lascia a bocca aperta.
Tutto è curato nei minimi particolari, segno della volontà degli attuali proprietari, a far sì che la memoria venga conservata.
La Sala delle Scienze.
Questa era probabilmente una biblioteca, lo si capisce dagli affreschi, raffiguranti le Arti, le Muse , i Pianeti. Soggetti che ben si adattavano ad un luogo di studio.
Nella sala sono collocati, un trono in legno dipinto ed una Pietà nordica in pietra.
Particolare del fregio...conservato benissimo. L' affresco rende piacevolissima questa stanza.
La Sala del Bobolaccio.
Prende il nome dal tradizionale appellativo del baule da viaggio, così chiamato nel XIV sec. Realizzato in legno rivestito di cuoio, sulla cui fronte sono stampati in oro due cappelli cardinalizi.
Un peccato non potersi avvicinarsi di più, ma dei cordoni sia qui, che nelle altre sale, limitano lo spazio di calpestio.
Nella sala un grande letto a baldacchino del 700, presenta colonne a balaustra in legno dorato.
La Sala Etrusca.
Nelle quattro vetrine in stile rinascimentale,sono esposti reperti archeologici di varie epoche e provenienze.
Reperti Etruschi, rinvenuti a Cerveteri e a Palo Laziale, reperti di epoca romana e di età medievale. Vi sono anche due urne cinerarie in pietra di epoca romana. Il busto in marmo rappresenta molto probabilmente, l'imperatore romano Antonino Pio.
Siamo arrivati così all' estremità opposta, attraversato tutto il secondo piano nobile, ci ritroviamo in nella torre, in una stanza ricavata all' interno della torre stessa...è qui restiamo in contemplazione....
Da diversi affacci si ha una cometa visione, quasi a strapiombo su quell' immensità azzurra che è il lago....
Irrimediabilmente il mio pensiero corre a chi un tempo, si affacciava e godeva della pace e dell' armoniosa bellezza di questo immenso paesaggio...
La natura in ogni istante ci stupisce e ci dà gioia!
La visita si fa sempre più interessante...
Uscendo da questa stanza ci troviamo in una loggia....
....dalla quale ha inizio il camminamento di ronda.
Il cammino di ronda gira tutto attorno al castello, segue l' andamento delle cortine raccordando le torri cilindriche e merlate.
Procediamo dunque attraverso il piccolo varco che ci condurrà sulle cime più alte del castello.
Uno sguardo alle nostre spalle e proseguiamo...
Ci ritroviamo così in piena luce estasiati dall' azzurro magnetico di questo lago...
I panorami sono sempre più suggestivi, se so si percorrono pochi metri di questo percorso....
Da qui si può godere del panorama del lago di Bracciano e dei paesi che vi si affacciano: Bracciano, Trevignano a sinistra, Anguillara a destra. Si potrebbe anche immaginare Sabazia, una città più antica di Roma che, leggende umanistiche, vogliono essersi inabissata al centro del lago , come una sorta di Atlantide.
Abbassando lo sguardo si può ammirare il Giardino Segreto, giardino pensile ideato da Giacomo del Duca, allievo di Michelangelo. Un tempo ricco di statue, fontane e giochi d' acqua, dove si svolgevano spettacoli teatrali e dove oggi campeggiano i plurisecolari cedri del Libano.
Da qui possiamo ammirare la bellezza e la magnificenza di questo edificio...siamo sulle sue torri più alte. Costruite alla fine del 400. Una macchina da guerra queste torri, anche se la visione bucolica e pastorale del lago ne smorza l' austerità, dall'altro canto dovrebbe ricordarci del rumore delle guerre combattute da quassù.
Immagini mozzafiato da cui ci lasciamo travolgere.... è un' incanto quassù...
Il nostro percorso però... continua...
Attraverso uno spazio angusto si sale la scala a chiocciola che ci condurrà al Secondo Piano Nobile.


Arriviamo dunque al piano, anche se la scala prosegue oltre, in un' ampio locale pieno di luce...

La sala del letto siciliano...prende il nome dal letto in ferro battuto, di fattura siciliana che troneggia al centro dell' ambiente...

...arredo molto ricercato nei particolari, a cominciare dal letto, completato da una credenza in noce e quadri alle pareti....completa un bel camino, posto tra due finestre.
Da questo ambiente ,come per il piano sottostante, si entrerà in una serie di stanze, le une appresso alle altre...

La prima sala che incontriamo...la sala Gotica.

Arredata con mobili in stile neogotico del XIX secolo: letto a baldacchino, armadio, comodino, due angoliere, una panca....ha l' aspetto un po' austero.
La sala d'Ercole...

Chiamata così per il fregio che corre lungo ho il soffitto e che raffigura le Fatiche d' Ercole. Fu realizzato forse, dagli stessi pittori che dipinsero le scene del piano inferiore. Le 18 scene sono racchiuse tra candelabre, affiancate da tendaggi con scritte in latino che spiegano i vari episodi.
Presenti anche delle collezioni di armi, appartenute al principe Ladislao Odescalchi.
La bellezza e la ricchezza degli ambienti, ci coinvolgono sempre di più, è una sorpresa ogni volta che si varca la soglia di un nuovo ambiente.
L'immensa stupefacente, Sala delle Armi...

...che raccoglie un' importante collezione di armature da torneo, tra cui una di fabbrica milanese del XV sec.e due tedesche del XVI sec. In mostra anche elmi, scudi, cotte d'armi , selle e spadoni.
Nelle rastrelliere lungo il perimetro della sala sono esposte, spade , alabarde e tant' altro. I lampadari sono molto particolari, così come il fregio dipinto ad affresco... insomma anche questo ambiente ci lascia a bocca aperta.

Tutto è curato nei minimi particolari, segno della volontà degli attuali proprietari, a far sì che la memoria venga conservata.
La Sala delle Scienze.


Questa era probabilmente una biblioteca, lo si capisce dagli affreschi, raffiguranti le Arti, le Muse , i Pianeti. Soggetti che ben si adattavano ad un luogo di studio.
Nella sala sono collocati, un trono in legno dipinto ed una Pietà nordica in pietra.

Particolare del fregio...conservato benissimo. L' affresco rende piacevolissima questa stanza.
La Sala del Bobolaccio.

Prende il nome dal tradizionale appellativo del baule da viaggio, così chiamato nel XIV sec. Realizzato in legno rivestito di cuoio, sulla cui fronte sono stampati in oro due cappelli cardinalizi.
Un peccato non potersi avvicinarsi di più, ma dei cordoni sia qui, che nelle altre sale, limitano lo spazio di calpestio.
Nella sala un grande letto a baldacchino del 700, presenta colonne a balaustra in legno dorato.
La Sala Etrusca.


Nelle quattro vetrine in stile rinascimentale,sono esposti reperti archeologici di varie epoche e provenienze.
Reperti Etruschi, rinvenuti a Cerveteri e a Palo Laziale, reperti di epoca romana e di età medievale. Vi sono anche due urne cinerarie in pietra di epoca romana. Il busto in marmo rappresenta molto probabilmente, l'imperatore romano Antonino Pio.
Siamo arrivati così all' estremità opposta, attraversato tutto il secondo piano nobile, ci ritroviamo in nella torre, in una stanza ricavata all' interno della torre stessa...è qui restiamo in contemplazione....


Da diversi affacci si ha una cometa visione, quasi a strapiombo su quell' immensità azzurra che è il lago....
Irrimediabilmente il mio pensiero corre a chi un tempo, si affacciava e godeva della pace e dell' armoniosa bellezza di questo immenso paesaggio...
La natura in ogni istante ci stupisce e ci dà gioia!

La visita si fa sempre più interessante...
Uscendo da questa stanza ci troviamo in una loggia....

....dalla quale ha inizio il camminamento di ronda.

Il cammino di ronda gira tutto attorno al castello, segue l' andamento delle cortine raccordando le torri cilindriche e merlate.

Procediamo dunque attraverso il piccolo varco che ci condurrà sulle cime più alte del castello.


Uno sguardo alle nostre spalle e proseguiamo...


Ci ritroviamo così in piena luce estasiati dall' azzurro magnetico di questo lago...
I panorami sono sempre più suggestivi, se so si percorrono pochi metri di questo percorso....




Da qui si può godere del panorama del lago di Bracciano e dei paesi che vi si affacciano: Bracciano, Trevignano a sinistra, Anguillara a destra. Si potrebbe anche immaginare Sabazia, una città più antica di Roma che, leggende umanistiche, vogliono essersi inabissata al centro del lago , come una sorta di Atlantide.
Abbassando lo sguardo si può ammirare il Giardino Segreto, giardino pensile ideato da Giacomo del Duca, allievo di Michelangelo. Un tempo ricco di statue, fontane e giochi d' acqua, dove si svolgevano spettacoli teatrali e dove oggi campeggiano i plurisecolari cedri del Libano.


Da qui possiamo ammirare la bellezza e la magnificenza di questo edificio...siamo sulle sue torri più alte. Costruite alla fine del 400. Una macchina da guerra queste torri, anche se la visione bucolica e pastorale del lago ne smorza l' austerità, dall'altro canto dovrebbe ricordarci del rumore delle guerre combattute da quassù.

Immagini mozzafiato da cui ci lasciamo travolgere.... è un' incanto quassù...
Il nostro percorso però... continua...
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