Sul lato interno della Holstentor è riportato l’acronimo SPQL (Senatus Populusque Lubencensis) a riparafrasare il motto romano, tanto era la potenza di Lubecca ai tempi (volendo sottolinearne dunque proprio la grandezza e lo splendore quasi “imperiale” della città).

Questi sotto sono i cosiddetti “magazzini del sale”, direttamente sul fiume, dove un tempo le navi mercantili caricavano e scaricavano le merci.
Lubecca importava sale da Lüneburg (via fiume e canali) e lo esportava nel Baltico, in particolare verso la Scandinavia, dove veniva usato per conservare l’aringa, alimento base delle flotte del nord.
Questo commercio fu una delle basi della ricchezza di Lubecca.

E poi la Marktplatz, la piazza principale, centro nevralgico del potere commerciale dei tempi.
Il mix di stili è piacevole alla vista.

Con dettagli dorati che ci parlano dei splendori passati.
E con cerchi blu.

Sempre nella Marktplatz, il municipio di Lubecca con le sue guglie appuntite e gli stemmi medievali sembra uscito dalla fiaba di Re Artù.


Questi sotto sono i cosiddetti “magazzini del sale”, direttamente sul fiume, dove un tempo le navi mercantili caricavano e scaricavano le merci.
Lubecca importava sale da Lüneburg (via fiume e canali) e lo esportava nel Baltico, in particolare verso la Scandinavia, dove veniva usato per conservare l’aringa, alimento base delle flotte del nord.
Questo commercio fu una delle basi della ricchezza di Lubecca.

E poi la Marktplatz, la piazza principale, centro nevralgico del potere commerciale dei tempi.
Il mix di stili è piacevole alla vista.

Con dettagli dorati che ci parlano dei splendori passati.
E con cerchi blu.

Sempre nella Marktplatz, il municipio di Lubecca con le sue guglie appuntite e gli stemmi medievali sembra uscito dalla fiaba di Re Artù.

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