Il primo incontro con Leonardo da Vinci...la Sala delle Asse...in ristrutturazione ma è possibile passarci accanto.
La Sala ospita una decorazione con Intrecci vegetali e gelsi, che con un effetto Trompe-l'œil creano un pergolato lungo tutta la volta, le vele e le lunette, le cui fronde partono da alberi dipinti lungo le pareti, come a riprendere le colonne ad tronchonos. Sulla parete est della Sala è presente un Monocromo nella parte inferiore, rappresentante le radici degli alberi soprastanti che penetrano in stratificazioni rocciose. Il complesso è una pittura a tempera su intonaco di Leonardo da Vinci, databile al 1498 ma ripassata in epoca moderna.
Una fonte per rintracciare gli studi dell'artista sulla decorazione con motivi vegetali è la sezione Degli alberi e delle verdure nel Trattato della pittura, a cui si affianca una rilettura dei testi di Vitruvio in chiave naturalistica.
La Sala delle Asse è una sala che si trova al piano terra del torrione nord-orientale, detto anche del Falconiere, del Castello Sforzesco di Milano. Prende il nome dalle assi di legno che si ritiene un tempo rivestissero le pareti.
La testimonianza riguardante la sala è il matrimonio tra Gian Galeazzo Maria e Isabella d'Aragona, il 5 febbraio 1489, quando la giovane sposa fu accolta in castello e accompagnata proprio in questo ambiente, per l'occasione adibito a camera nuziale tappezzata di raso cremisi ricamato in oro.
L'attività di Leonardo da Vinci al Castello Sforzesco per conto di Ludovico il Moro è documentata tra il 1497 e il 1499, quando il duca è interessato al collegamento della decorazione tra i tre camerini che affiancavano la sala delle Asse, detti "Salette Nere", e la sala stessa. In una lettera datata 21 aprile 1498 il cancelliere Gualtiero da Bascapè comunica al duca che entro il settembre di quell'anno "Magistro Leonardo promete finirla per tuto Septembre, et che per questo si potra etiam goldere perché li ponti ch'el fara lasarano vacuo de soto per tuto". Non si hanno informazioni più precise su cosa accadde dopo: nel 1499 l'esercito francese minaccia Milano e Leonardo è presente in città nei giorni della fuga di Ludovico, per poi allontanarsi in direzione Venezia passando per Mantova nel mese di dicembre.
Proseguiamo nella visita entrando in un ambiente dove campeggiano numerosi stemmi sulle alte volte....
Sala XI o sala dei Ducali
Qui sono esposti capolavori della scultura lombarda tra gotico e rinascimento.
Anche la Sala dei Ducali, un tempo all'interno degli appartamenti privati degli Sforza, trae la sua denominazione dalla peculiare decorazione, raffigurante per l'appunto gli stemmi ducali, originariamente con le iniziali di Galeazzo Maria, successivamente coperte con quelle di Ludovico il Moro. In questa sala possiamo ammirare sculture risalenti alla prima metà del Quattrocento, periodo di transizione fra il linerismo tardogotico e la nuova consapevolezza dei canoni rinascimantali. Per comprendere la varietà dei diversi riferimenti, regionali e stilistici, delle opere presenti in questa sala, occorre ricordare che sullo scorcio del XIV secolo, precisamente nel 1386, l'apertura del cantiere del Duomo di Milano implicò una serie di sollecitazioni che aprirono la situazione culturale milanese ad influssi toscani, veneti e transalpini, originando un continuo rapporto dialettico fra tradizione lombarda e culture diverse e le conseguenti peculiari forme di passaggio dal gotico all'umanesimo.
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