Quindi ripartiamo da qui.
Un originale campanile per il Borgo del Finale
Il campanile quattrocentesco della chiesa di San Biagio in Finalborgo, leggermente pendente, fornisce un originale esempio di torre campanaria, unica per la Liguria, costruita sopra una delle torri delle mura di cinta del borgo medievale. Da poco sono stati tolti i ponteggi che lo nascondevano alla vista ed ora, completamente restaurato, svetta altezzoso sul borgo, facendo bella mostra di sé.... presenta infatti una forma ottagonale, nella quale si apre una serie di eleganti bifore in un delicato gioco di luci e di ombre. Con la sua alta guglia caratterizza lo “skyline” di Finalborgo.
Un po' di storia....La slanciata forma ottagonale e l’armoniosa alternanza di pieni e vuoti dettata dai tre ordini di bifore con arco a tutto sesto, la balaustra di coronamento e l’alta guglia, nonché i piani scanditi da archetti pensili richiamano all’architettura rinascimentale lombarda e dell’Italia centrale.
Nel 1463 il marchese Giovanni I del Carretto, donò un terreno presso la vicina torre di porta Carretta a Finalborgo per il pagamento al maestro muratore milanese Bartolomeo Mutano dei cantonali in Pietra di Finale squadrata destinati alla costruzione del campanile.
Pochi anni dopo, nel suo testamento rogato nel 1466, Giovanni I lasciò alla chiesa di San Biagio 60 ducati destinati alla costruzione del campanile, oltre ad una preziosa veste di seta rossa con broccati in argento.
Ad un campanile così elegante si contrappone una chiesa vediamola...ma non lasciatevi suggestionare dalla semplicità e apparente povertà di una facciata....
L'attuale chiesa di San Biagio, in stile barocco, risale al sec. XVII (iniziata nel 1633) è dovuta all'architetto finalese Andrea Storace. Della precedente chiesa medioevale (1261) non rimangono che l'abside e l'ardito campanile tardo-gotico a forma ottagonale, leggermente pendente, dalle numerose e sottili bifore che si aprono su ogni lato, inserito su una torre difensiva della cerchia anteriore al 1452....come già detto precedentemente.
La facciata è rimasta incompiuta in pietra greggia mentre l'interno a tre navate, colpisce per la grandiosità e la ricchezza delle decorazioni.
Uno storico dell' arte dice di lei...
". Il lusso strabocchevole della parrocchiale finalese non ha paragoni in riviera. I marmi più preziosi si piegano duttili ad ogni capriccio come cera al calor della fiamma. Fastosi polittici rinascimentali… troneggiano in perfetta armonia sugli altari barocchi.”
Ed è proprio così!...entrare per credere.
Costruita tra il 1634 e il 1659 durante la dominazione spagnola sul Finale, per essere definitivamente consacrata nel 1690.
Il suo interno è un tripudio di pietre preziose, colorate, intarsi e affreschi in una simbiosi perfetta barocca.
Continua....