capricorno
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E' il più grande Museo Archeologico del mondo, dal costo stimato in un miliardo di dollari, il governo egiziano prevede 5 milioni di visitatori l'anno.
L'emergenza Covid19 ha fatto slittare di un anno l'apertura, già da tempo ritardata di una parte del museo per poi aprirlo definitivamente nel 2022.
Foto dal web
- Il GEM sorge su un'area vicina alle piramidi di Giza, un complesso di 490 mq. La sua posizione, come spiegato da Tarek Tawfik direttore del museo, fa parte di una grande visione sviluppata e modernizzata come esperienza turistica e quindi le due grandi attrazioni, le Piramidi e il Grand Egyptian Museum, dovrebbero essere collegate e completarsi a vicenda.
- Oltre all'area espositiva, ospiterà 28 negozi, 10 ristoranti, un centro conferenze ed un cinema.
- Circa 50 mila oggetti ( metà della collezione totale ) comporranno un quadro più ampio di visita che procederà cronologicamente dalla preistoria al periodo greco- romano. Più di 20 mila oggetti non sono mai stati esposti prima, tra questi alcune scoperte archeologiche degli ultimi decenni e pezzi monumentali troppo grandi per trovare posto nell'attuale Museo egizio in piazza Tahrir al Cairo.
Progettato dallo studio di architetti di Dublino Heneghan Peng, il GEM sarà infatti dotato di gallerie alte 20 metri.
- A differenza dell'allestimento di Tutankhamon nel Museo Egizio del Cairo, dove reperti preziosi come la maschera funebre dorata e il sarcofago del faraone erano lasciati splendere grazie alla loro magnificenza, nel nuovo museo oltre che meravigliare gli spettatori, li farà catapultare all'interno della corte del faraone, nello stile di vita, nel funerale del sovrano. Si potrà conoscere in uno spazio di più di 7 mila mq., come si vestiva, cosa mangiava e cosa fece per l'Egitto.
- Uno staff, composto da circa 100 conservatori e curatori stanno esaminando e preparando ogni singolo oggetto, più di 5000 stimati e nascosti in casse nei sotterranei del vecchio museo per mancanza di spazio espositivo, ridando loro vita.
Qualche immagine tratta da un documentario trasmesso in cui in via privilegiata, è stato concesso ad una troupe televisiva italiana, di visitare i restauri in corso d'opera.
L'emergenza Covid19 ha fatto slittare di un anno l'apertura, già da tempo ritardata di una parte del museo per poi aprirlo definitivamente nel 2022.

Foto dal web
- Il GEM sorge su un'area vicina alle piramidi di Giza, un complesso di 490 mq. La sua posizione, come spiegato da Tarek Tawfik direttore del museo, fa parte di una grande visione sviluppata e modernizzata come esperienza turistica e quindi le due grandi attrazioni, le Piramidi e il Grand Egyptian Museum, dovrebbero essere collegate e completarsi a vicenda.
- Oltre all'area espositiva, ospiterà 28 negozi, 10 ristoranti, un centro conferenze ed un cinema.
- Circa 50 mila oggetti ( metà della collezione totale ) comporranno un quadro più ampio di visita che procederà cronologicamente dalla preistoria al periodo greco- romano. Più di 20 mila oggetti non sono mai stati esposti prima, tra questi alcune scoperte archeologiche degli ultimi decenni e pezzi monumentali troppo grandi per trovare posto nell'attuale Museo egizio in piazza Tahrir al Cairo.
Progettato dallo studio di architetti di Dublino Heneghan Peng, il GEM sarà infatti dotato di gallerie alte 20 metri.
- A differenza dell'allestimento di Tutankhamon nel Museo Egizio del Cairo, dove reperti preziosi come la maschera funebre dorata e il sarcofago del faraone erano lasciati splendere grazie alla loro magnificenza, nel nuovo museo oltre che meravigliare gli spettatori, li farà catapultare all'interno della corte del faraone, nello stile di vita, nel funerale del sovrano. Si potrà conoscere in uno spazio di più di 7 mila mq., come si vestiva, cosa mangiava e cosa fece per l'Egitto.
- Uno staff, composto da circa 100 conservatori e curatori stanno esaminando e preparando ogni singolo oggetto, più di 5000 stimati e nascosti in casse nei sotterranei del vecchio museo per mancanza di spazio espositivo, ridando loro vita.
Qualche immagine tratta da un documentario trasmesso in cui in via privilegiata, è stato concesso ad una troupe televisiva italiana, di visitare i restauri in corso d'opera.


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