La76, mi permetto di dissentire un pochino: in particolare sul “comunque danno ancora tanto”; avevo l’idea che le crociere fossero un po’ diverse da altri tipi di vacanza più “tradizionali”. Se un po’ alla volta “limano” tutto ciò che le rende diverse (mi riferisco al trattamento, perché poi è chiaro che una vacanza in mare sarà sempre diversa da una in hotel sulla terraferma

…), il cliente non può che subire la decisione (o cambiare compagnia, ovviamente…). Quindi non sarei troppo indulgente solo perchè offrono ancora parecchio.
Poi se guardo i prezzi della "Profumi di Mediterraneo" (ne ho citata una "a caso"

) di fine agosto, vedo che su Serena un'interna mi costa quanto l'ho pagata io su Victoria nel 2003. Ora, mi pare ovvio che visto che il valore del denaro in otto anni si è ridotto, se il prezzo base del viaggio è rimasto inalterato sarà perchè 1. ti fanno pagare di più altre cose oppure 2. si riduce il livello di servizio. E' corretto quello che dici: si punta a far salire il cliente a bordo e poi sugli extra lo si "ubriaca" con mille e una strategia. Quanto ci riescano dipende dalla consapevolezza dell'ospite: se accettiamo tutto, fanno ciò che vogliono. E, dal mio punto di vista, per un cliente consapevoe forse sarebbe meglio la trasparenza di un leggero aumento di prezzo di listino (fisiologico causa inflazione), e il medesimo livello di servizio. Perché a recuperare il denaro in modo più “distribuito” finisce che non si capisce più il confine tra la semplice inflazione e la caduta di qualità.
Vorrei prima di tutto chiarire una cosa perchè forse non si è capito: queste strategie non piacciano neanche a me, io analizzavo quella che secondo me è la strada che stanno prendendo le compagnie.
Mettere a confontro una crociera di 20 anni fa con una di oggi ha poco senso, troppe cose sono cambiate.
In estremissima sintesi si potrebbe dire che una volta era la vacanza più lussuosa che esisteva, più costosa e più di elitè che c'era...oggi la maggior parte delle crociere (se non vai su compagnie che paghi "come una volta") sono villaggi turistici galleggianti.
Ed è cambiato profondamente anche lo spirito delle persone che oggi scelgono le crociere...quanta gente c'è, anche qui ogni giorno, che scrive frasi del tipo "le escursioni sono care, faccio da solo" "le navette costano mi sobbarco km a piedi sotto il sole per non pagarle" "le bevande a bordo sono care io faccio scorta fuori" "le mance a me sembrano eccessive, posso non darle?" "non parlo una parola di inglese però ho prenotato con quell' agenzia perchè risparmio...ora però ho un problema" " non parlo la lingua ma parto con quella nave perchè costa meno..."ecc...ecc...
Senza voler fare i conti in tasca a nessuno oggi alle crociere possono accedere tutti, poi ognuno è liberissimo di organizzarsela come vuole, però lo spirito di quelli che oggi sono i clienti tipo è più questo che quello di una volta.
Poi c'è anche un altro problema: le navi. Riempire sempre navi da 3000 persone non è facile, l'offerta supera di gran lunga la domanda e allora per non farle girare mezze vuote si fanno offerte di tutti i tipi.
Ma per fare anche tutte queste offerte bisogna che anche a loro il prodotto che vendono costi meno...Oggi la concorrenza è tanta (20 anni fa 8 Italiani su 10 non avrebbero viaggiato con nulla di diverso da Costa e gli altri 2 che sceglievano altre compagnie venivano guardati con sospetto)
Se una compagnia vede che la maggior parte delle persone non richiede la colazione in cabina può pensare che togliendola scontenta pochi e riduce di qualcosa il prezzo a molti...io ripeto, non lo trovo giusto, ma così lo vedo.
Sinceramente, per quanto mi dispiaccia da morire vedere che le crociere non sono più quello che erano nel "mito" di tutti e che a bordo di privilegi ne hanno tolti tanti, non posso fare però a meno di dire che se una volta pagavi 1000 e avevi 10 in cambio, se oggi paghi 100 in cambio ti danno 1!!!
Perchè tutte queste cose comunque non te le regalava nessuno, le pagavi!!!
In un certo senso sono cambiate le compagnie, sono cambiati buona parte dei crocieristi e "noi" (mi ci metto anch'io) a cui piacerebbe ancora fare le crociere di una volta non riusciamo/vogliamo capirlo...ma il mercato invece l'ha capito benissimo!