aspirante mozzo
New member
Ergo, se ci si ragiona sopra capiamo che, anche di questa storia in particolare, non sappiamo nulla..
Questo senza voler colpevolizzare i nostri sia chiaro.. però tra quello che sappiamo e quello che probabilmente può essere successo c'è un mare di differenza..
Un saluto..
Manlio
Ciao Manlio, ho recuperato un paio di informazioni che ti cito di seguito.
Quelle che seguono sono parte delle dichiarazioni a suo tempo rilasciate dal capitano di corvetta Marco Guerriero, ufficiale del reggimento San Marco che ha seguito passo passo la nascita degli NMP.
I compiti dei NMP sono, essenzialmente, quelli di ‘’vigilanza, osservazione, monitoraggio – con l’ausilio di visori e strumentazioni all’avanguardia, in cooperazione con il personale della nave addetto alla sicurezza - di ogni situazione potenzialmente pericolosa per l’incolumità del mercantile e delle persone a bordo’’.
Per quanto riguarda le regole d’ingaggio, queste prevedono l’uso della forza ‘’graduata e proporzionale all’offesa’’. In concreto, quando viene avvistata un’imbarcazione sospetta – perchè ad esempio si avvicina pericolosamente alla nave – in primo luogo si cerca di attirarne l’attenzione in vari modi – via radio, con segnali visivi e sonori – per fargli cambiare rotta. Se cio’ non avviene, e si notano altre stranezze, come magari la presenza di armi a bordo, l’allerta si innalza ulteriormente e si ricorre ai cosiddetti ‘warning shots, cioè dei colpi di arma da fuoco in aria a scopo dissuasivo. Poi si spara in acqua, sempre a distanza di sicurezza. Gli spari diretti sull’imbarcazione sono solo l’extrema ratio.
E queste sono le dichiarazioni dei fanti di marina arrestati in India:
‘’Il peschereccio si avvicinava e non ha risposto ai segnali. Che quello fosse un atteggiamento ostile, tipico di pirati intenzionati ad abbordare la nave, ce lo ha confermato il fatto che in coperta c’erano cinque persone armate. Sono state messe in atto tutte le procedure previste: a 500 metri abbiamo sparato una prima raffica di avvertimento, a 300 un’altra, a 100 l’ultima. In tutto solo 20 colpi, che sono finiti in aria e in mare, nessuno ha centrato il peschereccio. Dopo la terza raffica l’imbarcazione se n’è andata, senza aver riportato danni apparenti’’.
....... queste sono le mie considerazioni (da uomo della strada qualunque)
Dando per certo che i nostri militari disponessero di fucile d’assalto Beretta AR 70/90 - (piu’ probabilmente AR 70/223) - e di mitragliatrice leggera Minimi, mi chiedo come possano aver sparato complessivamente 20 colpi quando le due armi in questione hanno una cadenza di tiro rispettivamente di: 650 colpi/minuto e 800 colpi/minuto.
Peraltro il fucile Beretta dispone del dispositivo di raffica controllata (3 colpi per ogni pressione del grilletto), mentre per la mitragliatrice Minimi bisogna confidare nel "dito di velluto" del militare che la utilizza.
Considerando una velocita' del natante dei pirati di circa 25 nodi, la distanza di 200 metri viene coperta in circa 15 secondi.
Finche' spari in aria lo fai per "farti sentire", ma...... come fai a sparare in mare a scopo intimidatorio evitando di colpire il natante dei pirati considerando che "viaggia" a circa 45 m/h ?
Un paio di dettagli:
- il fucile Beretta ha un tiro utile di 300 metri circa ed un caricatore da 30 colpi
- la mitraliatrice Minimi ha un tiro utile di circa 900 metri ed un caricatore da 30 o da 200 colpi
Sicuramente saranno militari con un gran sangue freddo ed una grande preparazione, ma qualche perplessita' ritengo sia legittima....