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Un tempo (1980) le missioni militari italiane all'estero, erano composte unicamente da personale volontario.
E' cosi' anche oggi ?
Mi permetto di far osservare alcune cose..
Una, la dico anche se potrà scatenare un polverone, ma la devo dire, è che per me 'Il giornale' non è un giornale, ma una fabbrica d'odio, ed un brutto modo di utilizzare la carta, che è un materiale degno di ben altro uso, dopo di che farei notare che:
2) Gli Indiani motivano il loro rifiuto di consegnare i Marò con il fatto che questi non erano a bordo di una nave militare, ma di una nave civile, uscendo quindi dalla convenzione di cui tanto si parla (i giornali sottolineano il fatto che sarebbe stata colpita la nave Indiana, ma le parole del responsabile Indiano sono state quelle che ho scritto sopra).
Questo è giusto? Sbagliato? Non lo so, so che certamente su questo non c'è un dibattito sui nostri giornali, quindi dai nostri politici non vengono dichiarazioni su questo tema..
Neanche io lo so Manlio. Ma è dura coinvolgere un ulteriore paese terzo (UE tra l’altro) “una volta che i buoi sono scappati”.3) Avranno sparato personaggi di altre navi? Se sia vero o no chi lo sa? Però se è vero continuo a chiedere, la Farnesina che fa? Mi sembra che insista sul discorso di portarli a casa, ma a mio parere non basta, se per es. i Greci sono coinvolti è dovere degli Italiani coinvolgerli, se devi fare una operazione la fai a tutto campo. Questo limitarsi a voler difendere la giurisdizione manda un solo messaggio agli altri: "Ce li portiamo a casa e saluti a tutti", io dico che va fatto, ma non basta..
Una volta che la nave (sbagliando) è entrata in acque Indiane (attirata dall’inganno), ai marò è stato “intimato” di consegnarsi.6) I Marò si sono consegnati perchè così gli è stato detto: chi ha preso questa decisione?
L’India non è la Somalia. Concordo al 100%7) Gli Indiani fanno parte della coalizione che combatte i pirati, famoso è un video in cui una nave militare Indiana affonda una nave pirata dopo aver dato cinque minuti di tempo per l'evacuazione, gli Indiani saranno uno stato del primo del terzo o del quarto mondo, decidetelo voi, ma è assurdo pensare che siano la Somalia..
8) Gli Indiani fanno certamente un gioco delle parti, che speriamo finisca con le elezioni, ma hanno comunque presente di avere una bella gatta da pelare, e non si può dire che abbiano trattato male i nostri.
9) Sul discorso. "Liberi subito" bella frase, ma lascia il tempo che trova, la domanda è come liberarli: ora il pasticcio è fatto, troviamo un modo per risolverlo e lasciamo stare gli slogan che non servono a nulla..
10) Sul discorso di Felix, è sensatissimo, ma io continuo a pensare che bisogna lavorare sulle scorte, sui sistemi di monitoraggio, bisogna (lo dico senza problemi) affrontare con le armi i pirati e fargli pure la guerra finchè sono in mare, ma anche se è più costoso (fai i convogli, le scorte ecc. costa), non mischierei militari e civili.
Inoltre mi permetto molti dubbi su questa storia dei pirati, sinceramente certe cose non me le spiego..
11) E qui mi dispiace dirlo: i due pescatori sono morti, magari uccisi da altri, magari quello che volete, ma sono morti.. questo bisognerebbe ricordarlo con un po'
di rispetto anche per loro..
11) E qui mi dispiace dirlo: i due pescatori sono morti, magari uccisi da altri, magari quello che volete, ma sono morti.. questo bisognerebbe ricordarlo con un po' di rispetto anche per loro..
Eh Manlio, purtroppo non è l’unico organo di carta stampata che produce odio…ma almeno “Il Giornale” ha un pregio nei confronti di altri fabbricatori di odio: vende decisamente meno copie......![]()
Manlio, a me non risulta, ma posso sbagliare. Il nocciolo della faccenda sulla competenza, è che qualsiasi reato compiuto in acque internazionali deve essere giudicato dal paese di provenienza di chi ha compiuto il reato. Così dice la normativa internazionale. Non solo quindi nei confronti di navi militari (sarebbe un po’ riduttivo). La vera forzatura interpretativa dell’India per me sta proprio in questo. E di conseguenza anche le dichiarazioni dei nostri politici (Monti compreso)
Attenzione, la questione della giurisdizione è meno banale di quello che possa sembrare, perché può creare un precedente.
Per limitare il messaggio "Ce li portiamo a casa e saluti a tutti", è stato emesso un avviso di garanzia da parte della procura di Roma, per sottolineare ulteriormente che in Italia i Marò verranno comunque giudicati.
Neanche io lo so Manlio. Ma è dura coinvolgere un ulteriore paese terzo (UE tra l’altro) “una volta che i buoi sono scappati”.
Io non do per scontato che la diplomazia Italiana non abbia contattato quella Greca. Magari ha tentato.
Hai visto il tenore delle dichiarazioni Greche? A che pro tirarli dentro senza copertura, quando comunque non puoi esimerti dal dimostrare la tua innocenza? (vedi perizia balistica etc etc).
Una volta che la nave (sbagliando) è entrata in acque Indiane (attirata dall’inganno), ai marò è stato “intimato” di consegnarsi.
Con la minaccia di metodi coercitivi.
Sono morte due persone, ma nessuno del forum ha mai mancato loro di rispetto, mi pare e, scusa se lo dico, ma avranno giustizia SOLO se verranno presi ed incriminati i veri colpevoli.
Almeno un mio parente è andato in Iraq come volontario, e così per una persona che è andata nell'ex Yugoslavia..
Ma, a sentire loro, volontario andrebbe messo tra virgolette: in un esercito ormai professionale se ti rifiuti di fare certe cose sei praticamente fuori..
Parlo però di qualche anno fa..
Un salutone!
Manlio
ps: lulap, la vostra posizione non coinciderà del tutto con la mia, ma è rispettabilissima..![]()
Uno, perdonami, ma non condivido.
Mi sembra oggettivo che il problema della pirateria esista. Se esiste un problema, bisogna trovare una soluzione. Giusto?
Chi deve trovare una soluzione? I paesi e gli stati, a livello internazionale.
Quali e quanti tipi di soluzioni ci possono essere per contrastare questo fenomeno? Non tantissime, ma sicuramente più di una.
- Soluzione politica e diplomatica: si agisce "politicamente" e "diplomaticamente" nei confronti dei governi degli stati che "coprono" i pirati, dando loro anche "aiuti" da un punto di vista "sociale". Vantaggi: risolvi "alla radice" il problema. Svantaggi: una forte coesione "politica" internazionale ora non esiste, e questo allungherebbe in maniera drammatica l'attuazione di questa soluzione. Ma io sono d'accordo che questa strada DEBBA essere percorsa. ASSOLUTAMENTE!
- Mentre si attua la soluzione politica, il problema comunque nel breve periodo non è risolto. Che si fa? Si mandano unità militari di pattuglia, si costruiscono “castelletti” a protezione delle navi e si imbarcano militari professionisti a bordo dei mercantili. Vantaggi: è dimostrato da numerosi eventi, che tale soluzione ha notevole forza “dissuasiva”. Svantaggi: se hai a che fare con pirati particolarmente “fanatici”, rischi che ci scappi il morto ( anche civile). Che probabilità c’è che accada questo? E’ già accaduto (io stesso ho postato il link). Partendo però dal presupposto che i pirati non hanno interesse ad ammazzare la gente o a far affondare le navi (è la loro merce di scambio), si può più o meno ragionare sull’opportunità o meno di prendersi questo rischio
- Non fai niente. Vantaggi: non rischi vite civili, non rischi la vita dei militari. Svantaggi: la pirateria continua, non dai nessun tipo di segnale a livello internazionale, e nel caso di “rapimenti” non puoi dare di certo per scontato che non ci possano essere vittime tra civili. Qualcosa può sempre andare storto (vedi eventuale mancato pagamento del riscatto o incomprensioni fra gli intermediari coinvolti).
- Vieti le rotte a tutti: Vantaggi: non esisterebbe più la pirateria. Svantaggi: non esisterebbe più il commercio internazionale (se non a costi enormi). Torneresti indietro di qualche secolo, ed avresti parecchie società armatoriali, commerciali ed industriali in fallimento , con perdite enormi di posti di lavoro.
Inoltre, avresti l’inflazione alle stelle in tantissimi paesi, tutto costerebbe di più, e saremmo tutti più poveri (o meno ricchi).
Queste le possibili soluzioni, ovviamente secondo me. Ognuno si può fare la propria opinione, ed ognuna ha i suoi pro e i suoi contro.
Ma una volta che gli Stati, a livello internazionale, hanno trovato un accordo per l’impiego delle scorte armate a bordo, e quindi per loro questa è “una soluzione” per contrastare un atto che, ricordo, E’ CRIMINALE, perché tu arrivi a condannare chi ha mandato a livello internazionale dei “professionisti” a fare il loro mestiere (con tutti i pericoli che purtroppo questo mestiere comporta) piuttosto che un paese straniero che sta di fatto calpestando il diritto internazionale?
Perché io, che concordo con chi li ha mandati in ragione del fatto che purtroppo, e lo dico con enorme sconforto e dispiacere, lo ritengo “il male minore”, non posso dire come te “A CASA SUBITO”? Cosa dovrei rimproverare alla mia coscienza?
Quei ragazzi sono li perché qualcuno ha forzato una situazione (l’India), e quei ragazzi sono li perché sono dei militari, e svolgere delle missioni è parte della loro professione. La loro professione non è stare a casa. Di questo loro sono coscienti, lo hanno dichiarato, e lo hanno dichiarato anche le loro famiglie.
Ed anzi, hai notato la serenità e la dignità dei loro atteggiamenti? Questo nasce proprio da una mentalità, da un atteggiamento psicologico e da un attaccamento alla loro professione. Loro ci credono.
Perché invece non ammettere che, piuttosto che prendersela A POSTERIORI con chi li ha mandati, questa situazione ha sicuramente dei caratteri di eccezionalità?
E perché non dire che quotidianamente, proprio per contrastare dei FENOMENI CRIMINOSI, migliaia di poliziotti e di carabinieri girano armati per le nostre città e che tutti noi è come se fossimo di fatto scortati? Troppo spesso muoiono esponenti delle forze dell’ordine, come troppo spesso normali cittadini perdono la vita perché si trovano coinvolti in atti criminosi loro malgrado.
Dobbiamo quindi prendercela con chi quei poliziotti e carabinieri li ha mandati per strada a fare il loro mestiere per la sicurezza di tutti noi tutte le volte che uno di loro drammaticamente ed ingiustamente perde la vita?
Attualmente in India sono ostaggi dei Maoisti (avevo citato questo movimento sovversivo estremamente pericoloso nei miei post sull’India) due volontari Italiani.
Con chi ce la prendiamo? Con le organizzazioni umanitarie che ce li hanno mandati o con i Maoisti che li hanno rapiti?
Oppure, semplicemente, con il senno di poi, non è tutto molto più facile prendere un singolo esempio e dire “io lo avevo detto”?
In merito, faccio una premessa importante: ritengo che sia decisamente fuori luogo fare “la conta” tra abbordaggi respinti e abbordaggi che finiscono con vittime.
Tantomeno sulla vicenda dei Marò, veramente un caso a se stante.
Sarebbe di pessimo gusto, per non dire incivile, affermare da parte mia che gli abbordaggi respinti “battono” gli abbordaggi con vittime, che ne so, per 6-2.
Come sarebbe di pessimo gusto per chi non la pensasse come me fare la stessa cosa.
In maniera che spero possa essere interpretata come equilibrata, in questa discussione ho sempre rispettato chi non la pensava come me, riconoscendo delle ragioni di fondo, ed ho sempre, sempre, postato notizie sia pro che a sfavore rispetto a quanto affermo.
Un saluto
P.s.: mi scuso nell'aver pubblicato un post vuoto fino a poco tempo fa, ma mi è partito l'invio per sbaglio quando ancora ero in scrittura.
P.S 2: nella discussione sul Giro del Mondo, ci sono interessanti considerazioni in merito postate da una crocierista....
Ripeto, non voglio scadere in una inutile polemica personale... i fatti mi hanno comunque dato ragione...mi complimento con i britannici per l'ottima riuscita della loro operazione e ne gioisco con i familiari dell'equipaggio liberato...
per esempio..ti ricordi gigi... il tu avevo ragione io??...cambiato il bilancio...o no??
Almeno un mio parente è andato in Iraq come volontario, e così per una persona che è andata nell'ex Yugoslavia..
Ma, a sentire loro, volontario andrebbe messo tra virgolette: in un esercito ormai professionale se ti rifiuti di fare certe cose sei praticamente fuori..
Parlo però di qualche anno fa..
Un salutone!
Manlio
ps: lulap, la vostra posizione non coinciderà del tutto con la mia, ma è rispettabilissima..![]()
Quindi e' come un tempo....... "i soldi" !
Quindi e' come un tempo....... "i soldi" !
Nelle 29 pagine ben sviluppate ci sono opinioni mie, di altri, pro e contro ed equidistanti rispetto alla mia ed alla tua.
Che un paese straniero tenti di andare oltre il diritto internazionale, era un' opzione che nessuno qui aveva preventivato.
Che ci siano delle ferree regole di ingaggio alla base di queste missioni internazionali, mi sembra evidente.
Come mi sembra evidente che, essendo applicate da esseri umani, più o meno validi e capaci nelle singole situazioni, queste potenzialmente possano generare tragici errori o comportamenti estremi.
Esattamente quello che purtroppo potrebbe accadere, con molta più probabilità, tutti i giorni nella lotta quotidiana contro la criminalità.
Soprattutto nelle grandi città. Di tutto il Mondo.
E non per questo mi sognerei di proporre di abolire Polizia e Carabinieri.
Per cui non ho ben capito cosa si confermerebbe dagli eventi di questi giorni.
Assolutamente legittimo che tu riconfermi la tua opinione, ma che sia ben argomentata, in questo frangente ed in questo contesto, a mio parere, no.
Ciao
Ora comincio a comprenderti...ti riferisci al blitz britannico dove è morto l'italiano?
Uno, chiarisco subito un concetto.
Sono a favore di un'azione che sia PREVENTIVA e che sia DISSUASIVA nei confronti dei pirati. E quindi sono a favore dell'impiego dei Marò.
Ma, altrettanto chiaramente, e questo puoi evincerlo dai miei post passati, ma anche da quelli scritti oggi in risposta a Manlio, ritengo i Blitz militari in presenza di civili sotto rapimento da parte di pirati una "lotteria" pericolosa, e sono ASSOLUTAMENTE CONTRARIO.
C'è una bella differenza tra i due approcci. Uno è preventivo, l'altro è successivo.
In uno i militari si frappongono tra i pirati ed i civili (e già questo è un rischio), nell'altro i militari vanno a stanare i pirati tra i civili. cosa ben diversa. E di ben altro rischio.
Ciao
Non comprendo.
ottimo..e concordo quindi.....
Non è solo un fatto di soldi, o di soldi immediati..
Questo non è un esercito di volontari, ma un esercito professionale, se pretendi di fare carriera e non vuoi andare in luoghi di guerra c'è un problema di fondo..
Un saluto
Manlio