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Arrestati in India 2 marò italiani di scorta alla petroliera Enrica Lexie

Una domanda per i piu' informati....

Un tempo (1980) le missioni militari italiane all'estero, erano composte unicamente da personale volontario.
E' cosi' anche oggi ?

Grazie per la risposta - un saluto
enrico
 
Un tempo (1980) le missioni militari italiane all'estero, erano composte unicamente da personale volontario.
E' cosi' anche oggi ?

Almeno un mio parente è andato in Iraq come volontario, e così per una persona che è andata nell'ex Yugoslavia..

Ma, a sentire loro, volontario andrebbe messo tra virgolette: in un esercito ormai professionale se ti rifiuti di fare certe cose sei praticamente fuori..

Parlo però di qualche anno fa.. ;)

Un salutone!
Manlio

ps: lulap, la vostra posizione non coinciderà del tutto con la mia, ma è rispettabilissima.. ;)
 
Mi permetto di far osservare alcune cose..

Una, la dico anche se potrà scatenare un polverone, ma la devo dire, è che per me 'Il giornale' non è un giornale, ma una fabbrica d'odio, ed un brutto modo di utilizzare la carta, che è un materiale degno di ben altro uso, dopo di che farei notare che:

Eh Manlio, purtroppo non è l’unico organo di carta stampata che produce odio…ma almeno “Il Giornale” ha un pregio nei confronti di altri fabbricatori di odio: vende decisamente meno copie...... ;)

2) Gli Indiani motivano il loro rifiuto di consegnare i Marò con il fatto che questi non erano a bordo di una nave militare, ma di una nave civile, uscendo quindi dalla convenzione di cui tanto si parla (i giornali sottolineano il fatto che sarebbe stata colpita la nave Indiana, ma le parole del responsabile Indiano sono state quelle che ho scritto sopra).

Questo è giusto? Sbagliato? Non lo so, so che certamente su questo non c'è un dibattito sui nostri giornali, quindi dai nostri politici non vengono dichiarazioni su questo tema..

Manlio, a me non risulta, ma posso sbagliare. Il nocciolo della faccenda sulla competenza, è che qualsiasi reato compiuto in acque internazionali deve essere giudicato dal paese di provenienza di chi ha compiuto il reato. Così dice la normativa internazionale. Non solo quindi nei confronti di navi militari (sarebbe un po’ riduttivo). La vera forzatura interpretativa dell’India per me sta proprio in questo. E di conseguenza anche le dichiarazioni dei nostri politici (Monti compreso)

3) Avranno sparato personaggi di altre navi? Se sia vero o no chi lo sa? Però se è vero continuo a chiedere, la Farnesina che fa? Mi sembra che insista sul discorso di portarli a casa, ma a mio parere non basta, se per es. i Greci sono coinvolti è dovere degli Italiani coinvolgerli, se devi fare una operazione la fai a tutto campo. Questo limitarsi a voler difendere la giurisdizione manda un solo messaggio agli altri: "Ce li portiamo a casa e saluti a tutti", io dico che va fatto, ma non basta..
Neanche io lo so Manlio. Ma è dura coinvolgere un ulteriore paese terzo (UE tra l’altro) “una volta che i buoi sono scappati”.
Io non do per scontato che la diplomazia Italiana non abbia contattato quella Greca. Magari ha tentato.
Hai visto il tenore delle dichiarazioni Greche? A che pro tirarli dentro senza copertura, quando comunque non puoi esimerti dal dimostrare la tua innocenza? (vedi perizia balistica etc etc).
Per limitare il messaggio "Ce li portiamo a casa e saluti a tutti", è stato emesso un avviso di garanzia da parte della procura di Roma, per sottolineare ulteriormente che in Italia i Marò verranno comunque giudicati.
Attenzione, la questione della giurisdizione è meno banale di quello che possa sembrare, perché può creare un precedente.

6) I Marò si sono consegnati perchè così gli è stato detto: chi ha preso questa decisione?
Una volta che la nave (sbagliando) è entrata in acque Indiane (attirata dall’inganno), ai marò è stato “intimato” di consegnarsi.
Con la minaccia di metodi coercitivi.

7) Gli Indiani fanno parte della coalizione che combatte i pirati, famoso è un video in cui una nave militare Indiana affonda una nave pirata dopo aver dato cinque minuti di tempo per l'evacuazione, gli Indiani saranno uno stato del primo del terzo o del quarto mondo, decidetelo voi, ma è assurdo pensare che siano la Somalia..
L’India non è la Somalia. Concordo al 100%

8) Gli Indiani fanno certamente un gioco delle parti, che speriamo finisca con le elezioni, ma hanno comunque presente di avere una bella gatta da pelare, e non si può dire che abbiano trattato male i nostri.

Vero. Ma già il fatto che li abbiano privati della libertà, non equivale proprio a trattarli bene.
Diciamo che nel contesto che si è creato, li stanno comunque “salvaguardando”

9) Sul discorso. "Liberi subito" bella frase, ma lascia il tempo che trova, la domanda è come liberarli: ora il pasticcio è fatto, troviamo un modo per risolverlo e lasciamo stare gli slogan che non servono a nulla..

Magari servisse solo uno slogan… concordo purtroppo…

10) Sul discorso di Felix, è sensatissimo, ma io continuo a pensare che bisogna lavorare sulle scorte, sui sistemi di monitoraggio, bisogna (lo dico senza problemi) affrontare con le armi i pirati e fargli pure la guerra finchè sono in mare, ma anche se è più costoso (fai i convogli, le scorte ecc. costa), non mischierei militari e civili.

Manlio, in linea di principio concordo. Ma..hai presente l’area da coprire? Hai visto che ultimamente quest’area si sta allargando? E’ impossibile coprirla.
E se le unità militari arrivassero (dando per scontato che ci riescano) una volta che i pirati sono già a bordo? Peggio ancora, accadrebbe quello che è successo qualche giorno fa e che è descritto in un mio link che ho postato.
La soluzione migliore sarebbe: “castelletto a bordo” che ti permetta di resistere fino all’arrivo di una nave militare. Ma stiamo comunque parlando di navi, e di lunghe distanze che devono essere coperte in pochissimo tempo. E non tutte le navi hanno il "Fortino".
I convogli in parte si fanno già, ma è veramente complesso mettere insieme delle “flotte” di tanti paesi, con rotte e scali differenti.

Inoltre mi permetto molti dubbi su questa storia dei pirati, sinceramente certe cose non me le spiego..

Cosa intendi?

11) E qui mi dispiace dirlo: i due pescatori sono morti, magari uccisi da altri, magari quello che volete, ma sono morti.. questo bisognerebbe ricordarlo con un po'
di rispetto anche per loro..

Assolutamente, è l’unico fatto chiaro al 100% di questa faccenda. Rispetto per delle vittime innocenti. E per i loro familiari.

Un saluto
 
Ultima modifica:
11) E qui mi dispiace dirlo: i due pescatori sono morti, magari uccisi da altri, magari quello che volete, ma sono morti.. questo bisognerebbe ricordarlo con un po' di rispetto anche per loro..

Sono morte due persone, ma nessuno del forum ha mai mancato loro di rispetto, mi pare e, scusa se lo dico, ma avranno giustizia SOLO se verranno presi ed incriminati i veri colpevoli.
 
Eh Manlio, purtroppo non è l’unico organo di carta stampata che produce odio…ma almeno “Il Giornale” ha un pregio nei confronti di altri fabbricatori di odio: vende decisamente meno copie...... ;)

:) :) :) :)

Le fabbriche dell'odio stanno su tutti i fronti.. ;)

Manlio, a me non risulta, ma posso sbagliare. Il nocciolo della faccenda sulla competenza, è che qualsiasi reato compiuto in acque internazionali deve essere giudicato dal paese di provenienza di chi ha compiuto il reato. Così dice la normativa internazionale. Non solo quindi nei confronti di navi militari (sarebbe un po’ riduttivo). La vera forzatura interpretativa dell’India per me sta proprio in questo. E di conseguenza anche le dichiarazioni dei nostri politici (Monti compreso)

Intendiamoci, io ho riportato una posizione Indiana meno 'nota' di quella che ci viene detta, ma non sono in grado di giudicarla. Credo che gli Indiani siano in torto, e come scrivi tu in seguito, che la cosa è comunque un brutto precedente.. tradotto:

Attenzione, la questione della giurisdizione è meno banale di quello che possa sembrare, perché può creare un precedente.

Sono d'accordo..

Va detto, questo senza ipocrisia, che non mi aspetto uno stato nazionale che non difenda i suoi, anche quando (vedi gli USA con noi e non solo con noi) il dolo è palese..

Per limitare il messaggio "Ce li portiamo a casa e saluti a tutti", è stato emesso un avviso di garanzia da parte della procura di Roma, per sottolineare ulteriormente che in Italia i Marò verranno comunque giudicati.

Quando parlo di tribunale Internazionale intendo proprio che le due parti non devono poter giudicare: in passato ho riportato l'assoluzione per 'prescrizione' dei nostri Parà in Somalia, non volevo colpevolizzare il mondo dei Parà o dei Tribunali Italiani, ma è una cosa indegna, perchè gli Indiani dovrebbero aver fiducia in noi?

Ma questo è un discorso su futuri assetti istituzionali (che peraltro stati ben più grossi del nostro non permetteranno mai ndr), sull'oggi la legge dice che vanno processati da noi, il resto è aria fritta..


Neanche io lo so Manlio. Ma è dura coinvolgere un ulteriore paese terzo (UE tra l’altro) “una volta che i buoi sono scappati”.
Io non do per scontato che la diplomazia Italiana non abbia contattato quella Greca. Magari ha tentato.
Hai visto il tenore delle dichiarazioni Greche? A che pro tirarli dentro senza copertura, quando comunque non puoi esimerti dal dimostrare la tua innocenza? (vedi perizia balistica etc etc).

No, non le conosco: forse ho perso qualche passo della storia..

Una volta che la nave (sbagliando) è entrata in acque Indiane (attirata dall’inganno), ai marò è stato “intimato” di consegnarsi.
Con la minaccia di metodi coercitivi.

Sai, una cosa è minacciare, un'altra fare.. se io fossi stato nella Farnesina cercavo un compromesso (tengo ferma la nave, vengo da voi, vi offro collaborazione, ma non faccio uscire nessuno) e 'cedevo' solo di fronte ai fatti, non alle minacce.. ma sono ovviamente punti di vista e strategie.. ;)


Per il resto, specie per quanto riguarda i pirati, cosa intendo?

Le navi della coalizione praticamente (ne parlammo anni fa) non possono fargli nulla, l'America di Bush, sempre pronta a bombardare tutto e tutti, non ha bombardato nessuno, i famosi satelliti spia e tutti gli accrocchi ipertecnologici che dovrebbero seguire un ago nell'Oceano Pacifico dove sono?

Loro sanno dove e come colpire, hanno di sicuro informatori, non sono dilettanti, non sono 'poveri'..

Insomma, c'è qualcosa che non mi torna.. :(

Un salutone!!
Manlio
 
Sono morte due persone, ma nessuno del forum ha mai mancato loro di rispetto, mi pare e, scusa se lo dico, ma avranno giustizia SOLO se verranno presi ed incriminati i veri colpevoli.


Basta leggere l'articolo del 'Giornale'.. e non solo, all'inizio anche qui si è detto che i pescatori potevano essere dei pirati..

Però sia chiaro, sono d'accordo: la giustizia l'avranno quando si saprà chi è il vero colpevole, e non credo proprio che siamo stati noi, questo per essere più che chiari.. ;)

Un saluto
Manlio
 
Almeno un mio parente è andato in Iraq come volontario, e così per una persona che è andata nell'ex Yugoslavia..

Ma, a sentire loro, volontario andrebbe messo tra virgolette: in un esercito ormai professionale se ti rifiuti di fare certe cose sei praticamente fuori..

Parlo però di qualche anno fa.. ;)

Un salutone!
Manlio

ps: lulap, la vostra posizione non coinciderà del tutto con la mia, ma è rispettabilissima.. ;)

Grazie per la risposta e......... Viva la Costituzione !!!!!
 
Uno, perdonami, ma non condivido.
Mi sembra oggettivo che il problema della pirateria esista. Se esiste un problema, bisogna trovare una soluzione. Giusto?
Chi deve trovare una soluzione? I paesi e gli stati, a livello internazionale.
Quali e quanti tipi di soluzioni ci possono essere per contrastare questo fenomeno? Non tantissime, ma sicuramente più di una.

- Soluzione politica e diplomatica: si agisce "politicamente" e "diplomaticamente" nei confronti dei governi degli stati che "coprono" i pirati, dando loro anche "aiuti" da un punto di vista "sociale". Vantaggi: risolvi "alla radice" il problema. Svantaggi: una forte coesione "politica" internazionale ora non esiste, e questo allungherebbe in maniera drammatica l'attuazione di questa soluzione. Ma io sono d'accordo che questa strada DEBBA essere percorsa. ASSOLUTAMENTE!
- Mentre si attua la soluzione politica, il problema comunque nel breve periodo non è risolto. Che si fa? Si mandano unità militari di pattuglia, si costruiscono “castelletti” a protezione delle navi e si imbarcano militari professionisti a bordo dei mercantili. Vantaggi: è dimostrato da numerosi eventi, che tale soluzione ha notevole forza “dissuasiva”. Svantaggi: se hai a che fare con pirati particolarmente “fanatici”, rischi che ci scappi il morto ( anche civile). Che probabilità c’è che accada questo? E’ già accaduto (io stesso ho postato il link). Partendo però dal presupposto che i pirati non hanno interesse ad ammazzare la gente o a far affondare le navi (è la loro merce di scambio), si può più o meno ragionare sull’opportunità o meno di prendersi questo rischio
- Non fai niente. Vantaggi: non rischi vite civili, non rischi la vita dei militari. Svantaggi: la pirateria continua, non dai nessun tipo di segnale a livello internazionale, e nel caso di “rapimenti” non puoi dare di certo per scontato che non ci possano essere vittime tra civili. Qualcosa può sempre andare storto (vedi eventuale mancato pagamento del riscatto o incomprensioni fra gli intermediari coinvolti).
- Vieti le rotte a tutti: Vantaggi: non esisterebbe più la pirateria. Svantaggi: non esisterebbe più il commercio internazionale (se non a costi enormi). Torneresti indietro di qualche secolo, ed avresti parecchie società armatoriali, commerciali ed industriali in fallimento , con perdite enormi di posti di lavoro.
Inoltre, avresti l’inflazione alle stelle in tantissimi paesi, tutto costerebbe di più, e saremmo tutti più poveri (o meno ricchi).

Queste le possibili soluzioni, ovviamente secondo me. Ognuno si può fare la propria opinione, ed ognuna ha i suoi pro e i suoi contro.
Ma una volta che gli Stati, a livello internazionale, hanno trovato un accordo per l’impiego delle scorte armate a bordo, e quindi per loro questa è “una soluzione” per contrastare un atto che, ricordo, E’ CRIMINALE, perché tu arrivi a condannare chi ha mandato a livello internazionale dei “professionisti” a fare il loro mestiere (con tutti i pericoli che purtroppo questo mestiere comporta) piuttosto che un paese straniero che sta di fatto calpestando il diritto internazionale?
Perché io, che concordo con chi li ha mandati in ragione del fatto che purtroppo, e lo dico con enorme sconforto e dispiacere, lo ritengo “il male minore”, non posso dire come te “A CASA SUBITO”? Cosa dovrei rimproverare alla mia coscienza?

Quei ragazzi sono li perché qualcuno ha forzato una situazione (l’India), e quei ragazzi sono li perché sono dei militari, e svolgere delle missioni è parte della loro professione. La loro professione non è stare a casa. Di questo loro sono coscienti, lo hanno dichiarato, e lo hanno dichiarato anche le loro famiglie.
Ed anzi, hai notato la serenità e la dignità dei loro atteggiamenti? Questo nasce proprio da una mentalità, da un atteggiamento psicologico e da un attaccamento alla loro professione. Loro ci credono.

Perché invece non ammettere che, piuttosto che prendersela A POSTERIORI con chi li ha mandati, questa situazione ha sicuramente dei caratteri di eccezionalità?
E perché non dire che quotidianamente, proprio per contrastare dei FENOMENI CRIMINOSI, migliaia di poliziotti e di carabinieri girano armati per le nostre città e che tutti noi è come se fossimo di fatto scortati? Troppo spesso muoiono esponenti delle forze dell’ordine, come troppo spesso normali cittadini perdono la vita perché si trovano coinvolti in atti criminosi loro malgrado.

Dobbiamo quindi prendercela con chi quei poliziotti e carabinieri li ha mandati per strada a fare il loro mestiere per la sicurezza di tutti noi tutte le volte che uno di loro drammaticamente ed ingiustamente perde la vita?

Attualmente in India sono ostaggi dei Maoisti (avevo citato questo movimento sovversivo estremamente pericoloso nei miei post sull’India) due volontari Italiani.
Con chi ce la prendiamo? Con le organizzazioni umanitarie che ce li hanno mandati o con i Maoisti che li hanno rapiti?
Oppure, semplicemente, con il senno di poi, non è tutto molto più facile prendere un singolo esempio e dire “io lo avevo detto”?
In merito, faccio una premessa importante: ritengo che sia decisamente fuori luogo fare “la conta” tra abbordaggi respinti e abbordaggi che finiscono con vittime.
Tantomeno sulla vicenda dei Marò, veramente un caso a se stante.
Sarebbe di pessimo gusto, per non dire incivile, affermare da parte mia che gli abbordaggi respinti “battono” gli abbordaggi con vittime, che ne so, per 6-2.
Come sarebbe di pessimo gusto per chi non la pensasse come me fare la stessa cosa.
In maniera che spero possa essere interpretata come equilibrata, in questa discussione ho sempre rispettato chi non la pensava come me, riconoscendo delle ragioni di fondo, ed ho sempre, sempre, postato notizie sia pro che a sfavore rispetto a quanto affermo.

Un saluto

P.s.: mi scuso nell'aver pubblicato un post vuoto fino a poco tempo fa, ma mi è partito l'invio per sbaglio quando ancora ero in scrittura.
P.S 2: nella discussione sul Giro del Mondo, ci sono interessanti considerazioni in merito postate da una crocierista....

Ci sono 29 pagine di opinioni proprio che rispondo a questo tuo post....ben svilpuppate.
Non mi smebra il caso di ripetere tutto....... quello che e' gia' stato detto, e che si conferma con gli eventi di questi giorni.
Riconfermo la mia opinione di prima , gia' ben motivta

Ciao
 
Ultima modifica:
Ripeto, non voglio scadere in una inutile polemica personale... i fatti mi hanno comunque dato ragione...mi complimento con i britannici per l'ottima riuscita della loro operazione e ne gioisco con i familiari dell'equipaggio liberato...

per esempio..ti ricordi gigi... il tu avevo ragione io??...cambiato il bilancio...o no??
 
Nelle 29 pagine ben sviluppate ci sono opinioni mie, di altri, pro e contro ed equidistanti rispetto alla mia ed alla tua.
Che un paese straniero tenti di andare oltre il diritto internazionale, era un' opzione che nessuno qui aveva preventivato.
Che ci siano delle ferree regole di ingaggio alla base di queste missioni internazionali, mi sembra evidente.
Come mi sembra evidente che, essendo applicate da esseri umani, più o meno validi e capaci nelle singole situazioni, queste potenzialmente possano generare tragici errori o comportamenti estremi.
Esattamente quello che purtroppo potrebbe accadere, con molta più probabilità, tutti i giorni nella lotta quotidiana contro la criminalità.
Soprattutto nelle grandi città. Di tutto il Mondo.
E non per questo mi sognerei di proporre di abolire Polizia e Carabinieri.
Per cui non ho ben capito cosa si confermerebbe dagli eventi di questi giorni.
Assolutamente legittimo che tu riconfermi la tua opinione, ma che sia ben argomentata, in questo frangente ed in questo contesto, a mio parere, no.

Ciao
 
per esempio..ti ricordi gigi... il tu avevo ragione io??...cambiato il bilancio...o no??

Ora comincio a comprenderti...ti riferisci al blitz britannico dove è morto l'italiano?

Uno, chiarisco subito un concetto.
Sono a favore di un'azione che sia PREVENTIVA e che sia DISSUASIVA nei confronti dei pirati. E quindi sono a favore dell'impiego dei Marò.
Ma, altrettanto chiaramente, e questo puoi evincerlo dai miei post passati, ma anche da quelli scritti oggi in risposta a Manlio, ritengo i Blitz militari in presenza di civili sotto rapimento da parte di pirati una "lotteria" pericolosa, e sono ASSOLUTAMENTE CONTRARIO.
C'è una bella differenza tra i due approcci. Uno è preventivo, l'altro è successivo.
In uno i militari si frappongono tra i pirati ed i civili (e già questo è un rischio), nell'altro i militari vanno a stanare i pirati tra i civili. cosa ben diversa. E di ben altro rischio.

Ciao
 
Ultima modifica:
Almeno un mio parente è andato in Iraq come volontario, e così per una persona che è andata nell'ex Yugoslavia..

Ma, a sentire loro, volontario andrebbe messo tra virgolette: in un esercito ormai professionale se ti rifiuti di fare certe cose sei praticamente fuori..

Parlo però di qualche anno fa.. ;)

Un salutone!
Manlio

ps: lulap, la vostra posizione non coinciderà del tutto con la mia, ma è rispettabilissima.. ;)

Quindi e' come un tempo....... "i soldi" !
 
Nelle 29 pagine ben sviluppate ci sono opinioni mie, di altri, pro e contro ed equidistanti rispetto alla mia ed alla tua.
Che un paese straniero tenti di andare oltre il diritto internazionale, era un' opzione che nessuno qui aveva preventivato.
Che ci siano delle ferree regole di ingaggio alla base di queste missioni internazionali, mi sembra evidente.
Come mi sembra evidente che, essendo applicate da esseri umani, più o meno validi e capaci nelle singole situazioni, queste potenzialmente possano generare tragici errori o comportamenti estremi.
Esattamente quello che purtroppo potrebbe accadere, con molta più probabilità, tutti i giorni nella lotta quotidiana contro la criminalità.
Soprattutto nelle grandi città. Di tutto il Mondo.
E non per questo mi sognerei di proporre di abolire Polizia e Carabinieri.
Per cui non ho ben capito cosa si confermerebbe dagli eventi di questi giorni.
Assolutamente legittimo che tu riconfermi la tua opinione, ma che sia ben argomentata, in questo frangente ed in questo contesto, a mio parere, no.

Ciao

felix...ribadisco che il mio punto di vista l'ho ben motivato. E quello che dicevo si e' concretizzato...non sto a ripetere le mie motivazioni all'infinito ogni 3 pagine.
Poi ognuno vede quello che vuole e ci si puo' anche nascondere dietro un dito....dicevo che trasformare le navi in caserme, o liberare gli ostaggi con bombe e mitra ha dei rischi troppo elevati che potrebbero fare piu' male che bene, e io sono contrario...le strade da percorrere per me sono diplomatiche e con l'utilizzo della forza in campi di combattimento che non includono civili e ben distanti da loro.......... et voila'...il "l'avevo ragione io" di gigi...e' sfumato, tirstemente!!

Non c'entra il fatto che l'India non rispetti il diritto internazionale....secondo loro lo stanno rispettando e anche motivandolo....punti di vista....ma sempre basati sul fatto..... che il mitra ha fatto piu' casino che resto, e mancano le basi vere per una risoluzione del problema.

Poi se voi siete d'accordo di sparare a tutto quello che si muove compresi i pescatori...vi prego di farlo lontano dalla mia nave, perche' non mi sentirei protetto...ma esposto.
E mi domando se quelli invece che essere armati di canne da pesca fossero stati armati di un lanciarazzi?......bummmm.......evvia che gran bella risoluzione. Ora invece che litigarci con l'india saremmo a piangere 2 militari e qualche civile. Ottima soulzione veramente...ottima

Vediamo di non scendere nel banale parlando di carbinieri e polizia....non si va da nessuna parte.

Ciao
 
Ultima modifica:
Ora comincio a comprenderti...ti riferisci al blitz britannico dove è morto l'italiano?

Uno, chiarisco subito un concetto.
Sono a favore di un'azione che sia PREVENTIVA e che sia DISSUASIVA nei confronti dei pirati. E quindi sono a favore dell'impiego dei Marò.
Ma, altrettanto chiaramente, e questo puoi evincerlo dai miei post passati, ma anche da quelli scritti oggi in risposta a Manlio, ritengo i Blitz militari in presenza di civili sotto rapimento da parte di pirati una "lotteria" pericolosa, e sono ASSOLUTAMENTE CONTRARIO.
C'è una bella differenza tra i due approcci. Uno è preventivo, l'altro è successivo.
In uno i militari si frappongono tra i pirati ed i civili (e già questo è un rischio), nell'altro i militari vanno a stanare i pirati tra i civili. cosa ben diversa. E di ben altro rischio.

Ciao

ottimo..e concordo quindi.....

pero' la trincea non va messa a bordo delle navi civili...tutto la!!! Poi se un militare muore a bordo di una nave da guerra mentre espelta il proprio servizio che ha scelto liberamente, accettandone i rischi....ci troveremo a piangere un'altra morte bianca.
Se invece muoio io che ho deciso di fare il marittimo e hanno trasformato la mia nave in un campo di battaglia...mi girano estremamente le ...perche' io questo non l'ho scelto.
 
Non comprendo.

Ciao Seafoam.

Ho avuto modo in passato di partecipare ad alcune missioni "un po' particolari" poiche' facevo parte di un reparto di professionisti.
Anche al tempo la partecipazione era solo su base volontaria e - ti garantisco - che in caso di rifiuto non si era assolutamente "emarginati".
Per la mia esperienza ti posso assicurare che quasi tutti i partecipanti lo facevano essenzialmente per il compenso aggiuntivo previsto per queste missioni.
L'unica eccezione erano "i rambo" che, naturalmente, una volta accertata sul campo la loro "inclinazione", non venivano ovviamente convocati per la missione successiva.
Non escludo che qualcuno fosse anche mosso da ideali superiori "Dio, Patria e Famiglia" ma personalmente non ne ho conosciuti.
Un professionista e' un professionista.... deve semplicemente svolgere il proprio lavoro applicando tutti "i crismi" del caso.
Se poi vogliamo credere a concetti come l'abnegazione, l'eroismo ecc. ecc., ritengo che i veri eroi siano quei semplici cittadini che, trovandosi in situazioni critiche, dimostrino di agire disinteressatamente secondo tali principi.

Un saluto
 
ottimo..e concordo quindi.....

In realtà le nostre opinioni (Manlio/Uno Felix/lulap) non sono molto distanti..

Il punto fondamentale è che per me ed Uno è sbagliato mischiare civili e militari, per Felix e lulap è un buon deterrente..

Ma tutti e quattro vorremmo che questo sia solo una appendice, e l'ultima su una serie di operazioni, civili, politiche, militari, che vediamo allo stesso modo, non certo il fulcro di una strategia..

Un saluto
Manlio
 
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