maclover
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Il problema del sovraffollamento nelle città di sbarco delle crociere è ormai noto, e come già scritto da @Rodolfo concordo che non deriva esclusivamente dalle navi da crociera.
Detto ciò, secondo me c’è una percezione - che per me trova riscontri concreti - che tende a rendere la questione più critica proprio per le grandi navi: è innegabile un problema di numeri. Una singola nave, senza arrivare alla World Europa, può scaricare, praticamente nello stesso momento, migliaia di persone, cosa che non succede con nessun altro mezzo di trasporto.
Inoltre, i passeggeri da crociera spesso non vengono associati a un reale valore economico per le città in cui sbarcano.
Sono turisti che, nel migliore dei casi, si fermano a mangiare un panino, ma molto spesso neanche quello, perché arrivano “pieni” dalLa colazione a bordo e sanno che li aspetterà una cena altrettanto abbondante. E, magari, nello zainetto ha trovato posto qualche snack d’emergenza preso al buffet.
Non vorrei che qualcuno se la prendesse, ma per fare un paragone semplice, penso a quelle migliaia di persone che lo scorso inverno hanno invaso Roccaraso con bus organizzati e pranzo al sacco al seguito. Il percepito generale per le navi da crociera non è molto diverso…
Certo, ci sono tutte le differenze del caso, però quando leggo di chi suda freddo al pensiero di pagare l’acqua minerale a bordo e si accontenta di quella depurata... beh, non mi immagino quel tipo di passeggero scendere a Cannes e spendere 40 euro per un pranzo in un bistrot, anche un po’ lontano dalla Croisette.
Detto ciò, secondo me c’è una percezione - che per me trova riscontri concreti - che tende a rendere la questione più critica proprio per le grandi navi: è innegabile un problema di numeri. Una singola nave, senza arrivare alla World Europa, può scaricare, praticamente nello stesso momento, migliaia di persone, cosa che non succede con nessun altro mezzo di trasporto.
Inoltre, i passeggeri da crociera spesso non vengono associati a un reale valore economico per le città in cui sbarcano.
Sono turisti che, nel migliore dei casi, si fermano a mangiare un panino, ma molto spesso neanche quello, perché arrivano “pieni” dalLa colazione a bordo e sanno che li aspetterà una cena altrettanto abbondante. E, magari, nello zainetto ha trovato posto qualche snack d’emergenza preso al buffet.
Non vorrei che qualcuno se la prendesse, ma per fare un paragone semplice, penso a quelle migliaia di persone che lo scorso inverno hanno invaso Roccaraso con bus organizzati e pranzo al sacco al seguito. Il percepito generale per le navi da crociera non è molto diverso…
Certo, ci sono tutte le differenze del caso, però quando leggo di chi suda freddo al pensiero di pagare l’acqua minerale a bordo e si accontenta di quella depurata... beh, non mi immagino quel tipo di passeggero scendere a Cannes e spendere 40 euro per un pranzo in un bistrot, anche un po’ lontano dalla Croisette.