Rodolfo
Super Moderatore
Osservando il lato sinistro dello scafo, dove appare la falla in tutta la sua lunghezza, si legge come in un libro aperto tutta la dinamica dell'incidente.
la nave ha urtato di striscio lo scoglio a circa metà del fianco sinistro, dove lo scafo diventa più panciuto per costruzione.
Osservando la strisciata, questa diventa sempre più profonda, alla fine addirittura un grosso pezzo dello scoglio si è incastonato nella falla staccandosi dalla roccia e qui la falla termina.
Questo deve essere stato il momento di massima vibrazione, quando sono caduti piatti e bicchieri.
Normalmente se vi è collisione di striscio tra scafo e scoglio, il danno è minore in quanto lo scafo dopo la collisione tenderebbe ad allontanarsi, pur riportandone i segni dell'urto.
Qui deve essere entrata in gioco un'altra forza, che ha causato l'effetto apriscatole nella fiancata, cioè una enorme spinta laterale dello scafo contro la roccia.
Se subito dopo l'urto iniziale è stata fatta una rapida accostata col timone tutto a dritta ( tentativo di girare a destra ) con tale manovra si è impressa alla parte centrale e finale dello scafo una enorme forza di scarrocciamento verso sinistra, ( lo scafo sta in acqua , non gira come un treno sui binari ).
Tale enorme forza, sommandosi alla velocità della nave , ha esercitato contro la roccia una pressione enorme, tanto da aprire lo scafo per una settantina di metri come con un enorme apriscatole, forza che alla fine ha fatto strappare il pezzo di roccia di contatto che è rimasto saldamente incastonato nella parte finale della falla.
Se non vi fosse stata questa enorme forza di scarrocciamento a sinistra, questo non sarebbe successo.
Infatti, se subito dopo l'urto si fosse scelta l'accostata rapida a sinistra, lo scafo avrebbe scarrocciato verso destra discostandosi dallo scoglio, che non avrebbe più strisciato contro il fianco della nave.
In questo casi la falla sarebbe stata solo quella del primo impatto, e lo scafo avrebbe certamente riportato un danno più limitato.
Forse la poca lucidità di chi era al timone in quel momento non ha consentito di valutare all'istante la migliore manovra di accostamento , di fatto la virata a destra è stata la più dannosa per lo scafo.
Ma scusa io non credo che la nave sia un gommone? Il tempo di scontrare il timone e che la nave reagisca al comando, a 15 nodi, quanto tempo passa? E secondo te una massa di 60.000 tonnellate a quella velocità, credi possa "rimbalzare" sull'ostacolo?