Da quanto tempo manco da questo forum! quasi mi imbarazza tornare in un'occasione così triste e dolorosa, ma vorrei un vostro parere sull'ennesima polemica in corso (non solo televisiva, ma anche politica) circa un presunto scarso livello di sicurezza delle navi da crociera affette da c.d. "gigantismo".
Personalmente, da assoluto ignorante della materia, non riesco davvero a trovare un nesso tra quanto accaduto e le dimensioni della nave in questione.
Da assoluto ignorante in materia, domando ai più esperti cosa sarebbe cambiato se, al posto della Concordia e in una situazione analoga, fosse rimasta coinvolta nell'incidente una nave di dimensioni più ridotte.
Dal mio punto di vista (ripeto, non ne capisco nulla e per questo mi rivolgo a voi), presumo che con uno squarcio del genere una nave più piccola avrebbe "reagito" peggio, probabilmente sarebbe affondata prima e completamente.
Stamane, al contrario, ho letto la dichiarazione contraria, in proposito, di un "addetto ai lavori", il presidente dell’Unione nazionale armatori da diporto Lino Ferrara, che vi riporto «Cinquemila passeggeri imbarcati sulla stessa nave – sottolinea – sono decisamente troppi. I tempi di attesa per sbarcare in ogni tappa prevista dalle escursioni sono dilatati e lunghi, figuriamoci per l’abbandono della nave sia per incidenti gravi come quello accaduto l’altra notte all’isola del Giglio...» (sal sito
http://www.ultimaora.net/notizie-cronaca/navi-giganti-davanti-alle-coste-nessun-pericolo.html).
Forse mi sbaglierò, ma i tempi di abbandono di una nave di dimensioni più ridotte non sarebbero stati di gran lunga inferiori e non sarebbero stati maggiori i rischi di un suo totale affondamento?