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Costa Marina 27/01/2011 - tra gli Antichi Tesori e la storia moderna

visto la risposta.. grazie a te per la risposta..
niente velvia per me. io nikon.. e non iniziamo la guerra nikon vs canon :d

Nessuna guerra.. ci mancherebbe!! Gia' ce ne sono troppe..
Sicuramente l'emulazione Velvia è offerta in qualche tool di fotoritocco, ma è strano che nessuno abbia pensato a metterla su per la Nikon: secondo me qualcosa in giro si troverà..

Per l'escursione di petra avete organizzato con costa o avete fatto con guida locale? non riesco a trovare un tour locale.. mi manca solo quella

io ne ho fatte due, entrambe con Costa: la prima era legata al tempo di sosta della nave, e non era nulla di speciale: dopo che la nave è rimasta bloccata ad Aqaba è uscita la seconda: Petra Trekking, stupenda..

Petra Trekking viene presentata come una escursione per 'uomini duri' ma se la gestisci bene puoi farla come vuoi, magari rinunci ad una cosa e ne vedi un'altra, oppure fai tutto..
Alla fine è una gran cosa comunque..
Per le guide locali chiedi ad Essepi2, lui saprà dirti qualcosa, ma ripeto che Petra Trekking è meravigliosa (magari più per noi che per chi va la prima volta: avendo già fatto un giro va da sè che al secondo le cose sono state più approfondite..)

Un saluto
Manlio
 
Maumor, questa è una vecchia storia: non è facile da mettere su, ma ci sono molti esperti..
Occorrerebbe farlo in modo semplice, aperto a tutti.. una cosa non facile..


Allora, lasciamo le foto e riprendiamo il filo del racconto?
Lo riprendiamo da quella che è stata la giornata più densa, e per certi versi interessante ed istruttiva del viaggio: una giornata però assolutamente non pesante, quella in Israele..
Se dovessi definire l'escursione di Masada+Mar Morto direi PERFETTA, in termini organizzativi concentrare tante cose in modo leggero in così poco tempo è una bella impresa..
Prima di tuffarci in stranissimi mondi che sembrano addirittura irreali e che trasudano di storie mitiche preferirei soffermarmi sul mondo di oggi..
Infatti il nostro viaggio ha attraversato tre terre (Egitto, Israele, Giordania) che vivono una situazione particolare in generale, ed una ancor più particolare riferito alle attuali vicende..
La prima cosa da notare è che siamo arrivati in Israele dopo che la protesta in Egitto si era diffusa dal Cairo al resto della nazione: nonostante questo i controlli di ingresso sono stati velocissimi, fatti con una simpatia innata, e privi di problemi..
Ovviamente il fatto di arrivare con un tour organizzato ed essere tutti europei ha giocato a nostro favore, ma evidentemente c'è una predisposizione base all'accoglienza simpatica che non può che fare piacere, dice molto di chi ti accoglie..

Le nostre guide erano due, uno parlava solo Tedesco ma aveva una competenza altissima, l'altro ripeteva la storia del primo in Italiano: una cosa strana ma alla fine ben riuscita..
La guida 'italiana' è una persona che ha lavorato da noi per dodici anni, all'Olivetti: una persona di un certo valore sia tecnico (svolge sia lavori di tipo informatico che ingneristico) che umano, quindi adatta a 'parlare' di ciò che succede..

Per capire la lettura Israeliana degli eventi occorre fare alcune retrospettive..

Tutti sappiamo che Israele si sente una nazione assediata, anche giustamente visto che alla sua nascità è stata attaccata da tutti con la famosa guerra dei sei giorni..
Ma tutti hanno in mente la risposta a quell'attacco, e quindi l'idea di un paese che si sente militarmente imbattibile..
Ma non è così: negli anni settanta Sadat, presidente Egiziano, mette in piedi una coalizione con la Siria ed attacca Israele, obiettivo riprendersi il Sinai..
Come la si legga, la realtà è che alla fine anche gli americani danno una mano ad Israele che è in netta difficoltà e la cosa finisce con quell'aiuto in 'parità'. Però l'Egitto si riprende il Sinai..
Ma Sadat è un uomo di pace, non di guerra, e cerca la pace con Israele: ucciso da un estremista proprio per questo, viene sostituito da Mubarak, per certi versi forse addirittura 'alleato' del paese Ebraico..
Ora l'Egitto è sia una forza militare sia una delle chiavi della stabilità in Medio Oriente: se salta quella chiave la cosa si fa complessa..
A questo c'è da aggiungere il Libano: qui di fatto la forza militare di Israele ha fallito, e ci sono ancora bei problemi..

Quindi la sensazione è che loro siano preoccupati, ed abbiano i loro ottimi motivi per sperare che la dinastia di Mubarak, vista come un freno all'estremismo, guidi il vicino paese..
Invece è bellissimo vedere il rapporto con la Giordania: i confini li potrei violare anche io, infatti non sono presidiati, ci sono due reti basse e fine dei giochi..
Accordi firmati da Rabin ed Hussein permettono la libera circolazione dei Beduini e dei Giordani in generale, che passano per un cancello e vengono a 'scuola' di agricoltura dall'altra parte..
Vedere quelle due semplici reti fa piacere, magari fosse tutto così.. (poi parleremo della visione del lato Giordano di questa cosa ndr)

Detto questo (frutto della conversazione privata con la guida ma anche delle cose che sapevo da me) cosa si può apprezzare al volo stando lì?
Gli Israeliani sembrano ripetere l'organizzazione dell'Impero Romano: mettono insieme sviluppo tecnologico, impresa, spirito di appartenenza, ed applicano la metodologia organizzativa che a suo tempo avevano i nostri predecessori..
Da qui escono gioielli, come la coltivazione del deserto: una impresa che forse nessuno avrebbe mai pensato, una prova di capacità incredibile..
Va bhè.. finito questo cappello, si parte!!

Un salutone!!
Manlio
 
Allora: la Petra 'normale' prevede 2 ore e mezzo circa nella città.. per arrivare ci vogliono delle ore (una e mezza? Due? Non ricordo bene..)
Ma era una Petra normale che considerava la partenza della nave verso Aqaba, ora non saprei..
La Petra Trekking (con Nave ferma in porto) ti da cinque ore nella città..
L'ideale sarebbe, per diversi motivi, farne due, perchè una introduce e l'altra completa.. in realtà anche cinque ore, ben spiegate, sono preziose ma non del tutto sufficienti se ci si sofferma su tutte le cose su cui si soffermava Petra 'normale'
A Petra faceva un gran freddo (anche nel Wadi Rum ndr, considera la possibilità di trovare qualsiasi clima, dal più caldo al più freddo) e quindi prevedi i giusti abiti..
Per il Trekking: se non ti senti di fare lo sforzo massimo (anche per motivi di tempo) puoi variare il programma in modo molto elastico e vedere comunque una gran massa di cose..
Ma io consiglierei di fare sia la salita al monastero che la visita (al ritorno) delle tombe reali.. le ricorderai a vita..
Mi dispiace che è presto per introdurre queste cose, altrimenti sarei più chiaro.. ma ora non ho materiale memorizzato..

Un salutone!!
Manlio

ops: il prezzo credo sia sui novanta cento euro, ma non ricordo bene..
 
Si riparte?

Nel racconto non seguirò il filo perfetto dell'escursione, ma uno logico più coerente con l'esposizione rispetto a quello che invece era più adatto alla visita ed abbiamo seguito in loco.. ok?

La prima cosa da notare è che, provenienti da un Egitto che vede espandersi le proteste in tutto il paese, in Israele abbiamo portato la pioggia..

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loro pensavano al Messia venuto a togliere la siccità, io a Fantozzi e alla sua nuvoletta personale!!
La pioggia, e spesso il freddo, saranno una costante dei prossimi giorni, ma ogni volta che si scende da un veicolo, miracolosamente smette di piovere..
Insomma, un bene per loro, non un fastidio per noi..
Il deserto del Negeb si presenta all'inizio in modo meno affascinante di quello del Sinai, anche se scure venature sulle montagne farebbero il piacere di un ingegnere minerario..

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ma già ad una prima occhiata..

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si capisce che c'è qualcosa di diverso..
Ed infatti si apre davanti a noi un incredibile deserto coltivato..

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questi sono i famosi Kibbutz: una prova di quello che succede quando metti insieme la ricerca con l'applicazione..
Purtroppo sia le foto precedenti che altre, prese da un pulman in velocità, con i vetri sporchi e la pioggia, non sono presentabili più di tanto e non illustrano quello che c'è dietro a questo 'miracolo': la guida ce lo ha spiegato abbastanza seriamente, e noi abbiamo approfittato, in una sosta notturna, dei loro prodotti..
Sarebbe stato interessante visitarne uno, ma già vedere coltivazioni, mucche, mangiare un gelato buonissimo, vedere pompe dell'acqua, assicuro che impressiona..

Per la parte tecnica, senza l'utilizzo di fotografie sarei pesante, quindi evito di parlarne..
Ho cercato su Internet, ma esce più la configurazione sociale del Kibbutz (che è essenzialmente una cooperativa con riferimenti che in passato sapevano di 'comunismo') e poco altro..
Mi scuso, ma almeno un po' di immagini con un deserto coltivato le avete viste..

Invece ora cambiamo tema, ed entriamo veramente in un altro mondo..
Come sappiamo Dio distrusse Sodoma e Gomorra, e trasformò la moglie di Lot in sale..
Che strane storie vero?

Certo che se ci muovessimo in un mondo che sembra vittima di uno strano, brutto incantesimo, che sembra fermo, e che mostra sale dappertutto..
Montagne di sale..

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proprio dappertutto..

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allora forse qualche dubbio ci verrebbe.. ;)

L'idea che una grande catastrofe abbia travolto delle città trasformando il tutto in sale poteva tranquillamente sfiorare gli antichi abitanti di queste zone..
Questo cielo grigio, questa aria sospesa, queste incrostazioni..

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mettiamoci poi i mulinelli che spargono sale..

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certo che l'idea di un incantesimo maligno ti sfiora eccome..

Ma anche se ti sfiora, come si dice? Per l'essere umano basta fare i soldi!! :) :) :)
Da dove viene la parola Salario? Dal pagamento degli operai che lavoravano alle saline, e i soldati? Erano i Tizi ASSOLDATI per difendere le merci, i MERCENARI..
Insomma, la prima funzione che si conosce dei soldati non è la distruzione, ma la protezione.. sarebbe bello ricordarlo..
Fabbriche ci sono anche oggi..

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ma noi ci facciamo rapire gli occhi da immagini incredibili..

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dai.. cosa vi aspettate da me? ;)

ecco i fanghi..

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ed ecco il galleggiamento dentro un'acqua sette volte più densa di salinità di qualunque altra al mondo..

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salutoni?

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no.. intanto una piccola spiegazione si deve..

Al tatto questa acqua sembra oleosa, la zona è ricchissima di fanghi e sali particolari e questi vengono venduti in ogni parte del mondo..
Si dice che farsi il bagno ed i fanghi faccia benissimo ad una serie di malattie della pelle, problemi alle ossa ecc. tanto che lo stato ti passa come cura una settimana in zona..
Il bagno però è pericoloso: bere questa acqua può causare la morte, anche schizzarla sugli occhi fa male.. ci vuole attenzione, anche nel modo di entrare in acqua quando non si ha esperienza..

va bhè.. la 'guida' ha fatto il suo 'dovere'.. detto tutto!! Non proprio in realtà, ma ci potete stare.. ma il fotografo ora vuol portare qualcosa con sè..

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un ricordo di un mondo incantato, fermo.. quasi cristallizzato e vittima di una maledizione..

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ma anche un mondo di pace.. sospeso nello spazio e nel tempo..

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salutoni!!
Manlio
 
Ciao Manlio, non ho capito bene la storia dei mulinelli spargisale. Bella la prima foto del rivolo d'acqua

Il rivolo è appunto un mulinello, ed il sale in quella condizione si vede (è la parte bianca che vedi nella foto, che meglio di così non si poteva fare ndr)..
Sembra quasi che dal quel mulinello esca il sale che si sparge intorno..
Questa è la visione che hai, poi la realtà è che lo smuoverà e nulla di più..

Comunque è una cosa mia: l'ho notata ed inserita nel racconto, ma non ne abbiamo parlato lì..

Mentre una cosa interessante è il bianco che circonda le 'isole', anche quelle sono incrostazioni di sale..

Maumor, ti leggo ora: non so che dire..

Come Costa avrei tenuto questo itinerario, ma come raccontava Essepi2 all'epoca a bordo ci furono molte proteste..
Se la gente ha continuato a protestare posso capire il perchè della scelta..
Certo che a leggerla così: loro devono riorganizzare tutto con gli Egiziani e disdire con i Giordani e gli Israeliani, a voi salta tutto.. bhò..

Un salutone!!
Manlio
 
Ekallem.. :) :) :) :)

Pensa a quanta gente non ci ha pensato proprio a scattare perchè era in pulman ed aspettava di arrivare a Masada..
Mi sarebbe piaciuto fare di meglio, senza vetri tra i piedi e pulman che corrono impedendo delle inquadrature serie, ma per il mar morto (dove poi ci siamo fermati) tutto sommato è andata bene, per i Kibbutz sarebbe stato il caso di fermarsi, ma il tempo materiale non c'era..

Quelle mucche fanno un latte che genera gelati buonissimi!!!

Sergio: quello che non saprei dirti è se quella è l'atmosfera normale della zona o se normalmente è senza nebbiolina, nel secondo caso cambierebbe molto..
Certo a me è sembrata una atmosfera 'normale' per il luogo.. vai a sapere..

Gabriele, se ho capito bene qui si deposita tutto il sale proveniente dall'esterno, ma essendo piccolo e non un Oceano, lo intrappola e rimane lì.. insomma entra e si concentra in una piccola zona..

Purtroppo il Mar Morto sta morendo davvero: infatti è in ritiro costante, soprattutto a causa del fatto che Israele ha deviato il Giordano (che infatti in Giordania non porta più acqua, ne parleremo ndr) e gli ha tolto un ingresso d'acqua..
In Giordania si sta studiando un grande progetto per risolvere la cosa, ma ci vogliono molti soldi..

Rodolfo: il mulinello l'ho visto, ma non saprei spiegartene l'origine..
Ed ero solo, quindi non ho poi pensato di chiedere alla guida..

Un saluto!!
Manlio
 
E' come leggere un interessantissimo romanzo a puntate...dove arrivati al" punto" dell' autore si attende la prossima uscita :D

E proprio una specie di romanzo storico ora vorrei scrivere: perchè ora siamo davanti ad un luogo incredibile, che è un simbolo nazionale ma anche una leggenda senza uguali..
Eppure la leggenda altro non è che storia reale, e provatissima anche dall'esistenza del luogo stesso e dalle tracce che porta in sè: Masada

Prima di partire per questo viaggio avevo pensato di scrivere la storia di Masada in termini epici, dopo che sono tornato, pensando a quello che è avvenuto in Egitto non avevo voglia di costruire ghirigori artistici su di essa, ma con una riflessione successiva ho capito che la via epica è l'unica giusta per questa storia..

Che si tratti di qualcosa di epico lo si capisce anche visitando il sito, che puoi aver sentito nominare, visto in foto o in video, ma che non capirai mai finchè non sei lì (e questa rimane una delle poche soddisfazioni del mondo moderno, magari con incredibili ponti ologrammi un giorno non sarà più così..), ma è una storia epica per mille motivi..

Faccio una premessa: quella che racconterò è la storia che narra Flavio Giuseppe: storico Ebreo prima oppositore dei romani poi rinnegatosi e passato a loro..
Questa storia è provata dalle tracce lasciate sul campo dai vari protagonisti: non è provato il finale che qualcuno mette in discussione, ma che sarebbe l’unica cosa che non collima, mentre il resto per quanto incredibile, è tutto reale..
Per il finale ci può essere una esaltazione dello scrittore, che per vari motivi ci rimetterebbe di suo a farla, ma che all’epoca era usuale da parte degli storici: se questo basta a dubitare della chiusura di un racconto provato quasi del tutto lo lascio giudicare a voi, al limite lo analizziamo dopo, ma io personalmente ci credo..

Intanto diamo una inquadratura storica a quello di cui stiamo parlando e dei vari protagonisti, tutti, per un motivo o un altro, epici:

Cominciamo dalla fortezza e dal suo autore, Masada è una roccaforte fatta costruire da un re leggendario, e conosciuto da noi soprattutto per la sua fama funesta: Erode.

Noi siamo abituati a pensare ad Erode come ad un re inetto che fa giustiziare uomini per desiderio di una donna, una serie di bambini per paura di perdere il trono ecc.
Ma non è così, o lo è solo parzialmente: se Erode ha veramente coperto di delitti il suo regno è anche vero che è stato un combattente, un costruttore eccezionale, un uomo che ha portato Israele ad una floridezza notevole. Infatti riedifica il tempio di Gerusalemme e lo rende una meraviglia del mondo antico, costruisce un porto eccezionale, fortezze inespugnabili (tra cui Masada appunto) il bellissimo Herodion..

Ed allora perché il vincitore dei Parti, l’edificatore del tempio più sacro, il costruttore di città e porti immensi è così odiato? Perché, pur convertito all’Ebraismo Erode non è Ebreo: è un Re nominato dai Romani, al servizio del popolo invasore..
A ben guardare molte delle sue opere immense sono frutto della tecnologia Romana: in particolare il Re è legatissimo al primo Imperatore, Ottaviano Augusto, ed è anche questo uno dei motivi dell’esistenza di Masada e delle due sue sorelle, Macheronte ed Herodion..
Infatti prima della guerra tra Ottaviano e Antonio andava tutto bene, ma dopo che Antonio si stabilizza ad Alessandria con Cleopatra Erode ha paura del suo vicino, e pensa quindi di tutelarsi sia dai Parti che da lui..

Su Masada come detto torneremo a breve, cominciamo con gli altri attori: i ribelli Ebrei e la loro appartenenza..

Parliamo ora di tre gruppi di persone che accendono ricordi ancestrali in noi: gli Esseni, i Sicari e gli Zeloti..
Cominciamo da questi ultimi, cercando su internet (ho perso il link ndr, in ogni caso era tutto ben referenziato):

“In realtà, gli Zeloti erano sostanzialmente partigiani accaniti e fanatici dell'indipendenza politica del regno ebraico, nonché difensori dell'ortodossia e dell'integralismo ebraici, cosa che, come logica conseguenza del rigido monoteismo, li portava a non riconoscere la signoria dell'imperatore romano né le imposte a lui dovute. Il loro progetto era, inoltre, ammantato da una fortissima attesa messianica: un grande re doveva venire e liberare la Palestina dal dominio imperiale, in vista della ricostituzione del Regno d'Israele, su cui solo Dio poteva regnare.”

I Sicari erano una fazione degli Zeloti, abituati ad uccidere per la libertà di Israele con un coltello, la Sica appunto..
Per gli Esseni (stesso link):

“Di vita appartata e solitaria, si erano organizzati, fuori dal contesto sociale, in comunità isolate di tipo monastico e cenobitico; protetti da Erode il Grande, al tempo di Gesù erano oltre 4000 e vivevano dispersi in tutto il paese.
Abolita ogni proprietà personale, praticavano la comunanza dei beni, si accontentavano del necessario e, di quanto producevano o possedevano in comune, facevano baratto. Dediti ai lavori di agricoltura, di allevamento, di apicultura e di artigianato, alternavano ore di attività con momenti di preghiera. Probabilmente, almeno in una prima fase, contrari alla violenza e attenti al rispetto degli animali, che non sacrificavano, rifiutavano di essere arruolati e di fabbricare armi, professando l'uguaglianza di tutti gli uomini e dichiarandosi “artigiani di pace.”


Gli Esseni sono legati anche ad un'altra storia: i manoscritti di Qumran (Mar Morto) che aprirebbero tante riflessioni sulla comunità di Cristo e dei suoi discepoli..

A questo gruppo di personaggi mancano i Romani, che sono quelli dell’epoca di Tito: le loro legioni costituiscono in questa fase storica un esercito potentissimo ed inarrestabile e manca la fortezza di Masada, che è un personaggio anche lei, ed il contesto storico a cui ci rivolgiamo.

Il contesto è quello della rivolta Ebraica del 66-74 dopo Cristo: gli Ebrei si ribellano ai Romani (anche con ottimi motivi che vanno oltre il non riconoscere le immagini degli dei di Roma) e li combattono con grande successo, motivati anche dalla convinzione che il Messia sia tra di loro (il loro capo di cui, lo ammetto, non ricordo il nome).
I Romani alla fine riprendono il controllo della situazione e reagiscono con estrema durezza: cacciano gli Ebrei dalla Giudea, distruggono il tempio e creano la diaspora.
Di fatto, anche la situazione che viviamo oggi è generata da quegli eventi..

Quindi già trattare di questa rivolta vuol dire trattare della grande storia: quella che avvenuta duemila anni fa ha influenzato la realtà moderna..

Dopo questo lungo e rigoroso cappello (spero non pesante) a questo punto occorrerebbe fare gli 'epici' e parlare di Masada vero?

Intanto Masada viene occupata a sorpresa (forse i Romani non sapevano che c'era una rivolta in corso?) dai ribelli all'inizio della rivolta..
Masada quindi al momento in cui la visitiamo è in mano Ebraica.. abitata dai Sicari, dagli Zeloti, dagli Esseni..


E' tempo di andarci vero?

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pronti a vivere questa storia?

Un saluto!!
Manlio
 
Per costruire questa storia dotiamoci di una telecamera mentale, ovvero immaginiamo di vedere certe scene come in un film..

La nostra telecamera parte da lontano: dallo spazio profondo entra in una bellissima pallina blu, la Terra, e si dirige in una zona notturna verso il Mar Morto..
Continua a discendere verso un accampamento di Beduini, si avvicina ad un gruppo di uomini radunati intorno ad un fuoco, tocca con lievità il terreno vicino alla scarpa di un uomo, con il fuoco del bivacco davanti, alzando uno sbuffo di sabbia al contatto con il suolo..
Nello scehrmo appare una scritta di sottotitolo: ''Mar Morto 94 DC'' mentre la musica di introduzione del Gladiatore (quella della scena con il grano ed il pettirosso ndr) si impadronisce della scena l’uomo, ora in primo piano, visibilmente commosso inizia a parlare.. una sola parola:

MASADA

Gli occhi si girano su di lui, il narratore, e sono attenti come colpiti da uno schiaffo..

Ora lui parla tra l'attenzione generale, con il crepitio del fuoco, le danze del rosso sul suo volto e il gesticolare delle mani..
E mentre parla nella vostra testa la musica di introduzione del film evolve (va bhè.. vi aiuto.. scena dell'ingresso nel campo romano.)
Ecco le sue parole:

Masada: un nome evocativo, un nome che sa di deserto, di Africa, di pelle bruciata, di leggenda..
Ma Masada è qui, nel Mar Morto, proprio sopra le nostre teste: ma è anche lontanissima..

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perché è costruita su una maestosa montagna e domina le colline accanto

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lontanissima, inaccessibile, un vero nido d'Aquila..

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Masada è una fortezza immensa:

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il Re Erode la fece edificare sopra questa collina:

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la costruì utilizzando la sapienza dei Romani: la dotò di doppie mura

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in modo che in caso di assalto si potessero riempire di sabbia e divenire praticamente invulnerabili..

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trentotto torri di avvistamento permettevano di controllare tutto il deserto e di colpire i nemici da sopra le mura..

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l'unico sentiero di ingresso è quello del serpente: solo con il permesso di chi è dentro si può pensare di entrare..

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Ma non è certo finita qui: l'immensa fortezza, di sei chilometri quadri di ampiezza, ospita circa venti cisterne dalla capacità immensa..

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anche una fonte sottostante la montagna permette di approvvigionarsi, ma senza di essa la fortezza può vivere da sola..
Colombai permettono l'allevamento delle carni, animali e piante sono presenti, non manca il latte.. non manca nulla..

La fortezza è suddivisa in ambienti interni: ognuno può vivere in modo indipendente dall'altro, ognuno ha le sue mura, ognuno è protetto come un castello..
Ogni ambiente interno ha un ingresso con un portone chiuso da un muro a zig zag, in modo che un ariete non possa sfondarlo ed un solo uomo possa difendersi da decine di soldati..

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A quel punto il narratore si acciglia un attimo..

"Ma non crediate che Masada sia solo questo: una fortezza!!!"

Gli uditori tacciono..

Masada è anche una casa del Re Erode.. i suoi due palazzi sono magnifici, ma dei due uno è addirittura incredibile..
Costruito su uno sperone roccioso:

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è di una ricchezza senza pari:

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(prese da www.archeogate.org ndr)

il palazzo del Re farebbe invidia a quello di qualsiasi Imperatore o regnante di ogni epoca..
(Oggi ne rimane poco.. ndr)

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piena di terme..

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di arte..

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Ecco la vera protagonista del racconto: l'inespugnabile fortezza, in passato più volte accerchiata dai nemici.. sempre invincibile..

Masada..

(To be continued.. ;) )
 
Hola!!

Ringrazio tutti: il vero problema che mi sono posto in questo racconto è essere preciso ma leggero..
Non sempre ci riesco (anche in questo topic diciamo la verità.. ;) ) ma la modalità del fotoracconto mi favorisce molto..
Non per niente l'ho utilizzata ai tempi di Atlantide o in alcuni topic che ho sviluppato in passato..
Penso sia, almeno per me, più leggera del fare una 'lezione' del tipo:

Masada fu edificata da Erode nell'anno x, comprendeva tot ambienti di questo tipo, era posta in questo modo..

Solo che per lo scrittore va pensata meglio: è più digeribile per chi legge e più affascinante per chi scrive, ma più tosta da metter su..

Oltretutto ricordo sempre che la storia e l'archeologia non sono le mie specializzazioni, solo una passione, e quindi come 'prof' non sarei qualificato.
Un eventuale strafalcione posto in questa maniera è meno grave che nella versione 'lezione' (comunque su Masada non dovrei farne ndr)..
In ogni caso dietro quello che scrivo (qui come in altri casi in cui è capitato) c'è sempre una ricerca bibliografica dietro, e cercherò sempre di precisare i limiti di quello che dico..
Però toppe ne ho prese e ne prenderò, ma questo non dovrebbe inficiare l'insieme dei vari racconti o spiegazioni che posso aver dato in tanti casi..

Tornando a Masada, chi ci è stato potrà confermare che è davvero un posto che ti lascia qualcosa dentro: descriverlo in termini 'didattici' è errato, perchè per rendere la sensazione che ti lascia una visita di un luogo simile occorre andare su un altro piano..

E penso che il piano giusto sia questo.. anche se comunque non ti rende la sensazione dell'aria, la visuale, l'immensità..
Il mezzo più adatto potrebbe essere una telecamera ed anche un aereo, ma sarebbe sempre parziale senza un lungo lavoro di montaggio audio/video..
Ed anche facendo così, e ovvio che stare lì è in realtà un'altra cosa.. ;)

Ho cercato su youtube e similari un video che rendesse almeno una visione aerea della fortezza e la ricostruzione dei Palazzi di Erode, ma non ho trovato nulla di adatto, per questo ho dovuto 'inventare' con i modellini che erano sul luogo..
Ma per 'fortuna' quando ero lì ho anche pensato a questo racconto, e molte delle foto che ho fatto (ad es. il dettaglio dei doppi muri della fortezza nel modellino) erano già in questa ottica..

Prima di continuare vi faccio vedere due immagini dall'alto che ho trovato in internet:

masada.jpg


(soloisraele.com)

herod-masada-615.jpg


(http://imdeadserious.com)

In fondo per chi ha conoscenza di certe costruzioni ed ha visto il modellino che ho messo sopra..

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non dovrebbe essere difficile immaginare come era in altri tempi, almeno in linea generale..
In dettaglio invece è tosto, perchè la complessità delle strutture difensive interne era tale che credo neanche una fortezza come, ad es. quella che i Borboni edificarono all'Aquila, sia dello stesso livello..
Difficilissimo è immaginare il palazzo che Erode fece erigere sullo sperone roccioso: io ne ho una ricostruzione virtuale ed è una cosa eccezionale, i piani che ho messo sopra sono realistici, ma mancano i colori, l'effetto delle colonne..

masada+modellino+cioni.jpg


(http://sapphire5954.splinder.com/post/24019195)

Insomma per noi , forse troppo abituati alla realtà virtuale, la cosa non è immediata (a meno di non avere una certa conoscenza di dimore come quelle imperiali romane)..
Ma è immediato dalle foto aeree che ho messo sopra capire che sforzo fu fatto per edificarlo e quale effetto facesse abitare su un precipizio, con davanti il deserto, le montagne, il Mar Morto..

Una cosa che forse neanche il più potente degli uomini di oggi si può permettere..

masada.jpg


(http://www.gadlerner.it)

va bhè.. datemi tempo e si torna.. epici!! :) :)

Un salutone!!
Manlio
 
Ragazzi, questa sera non mi sento di andare avanti però intanto rispondo un po' a tutti ok?

Sergio: come disse il buon Einstein "Tra una formula e la politica preferirò sempre la formula''

Si parlava di politica altissima, sociale, pacifista, legata ai rapporti internazionali, in cui il suo peso era sentito..
Einstein si interessava a mille cose, arte filosofia, musica, letteratura, ed era un uomo fortemente impegnato nel sociale: quando gli chiesero perchè, dopo aver toccato il massimo delle sue possibilità nella scienza (il Nobel non si può riassegnare, altrimenti ne avrebbe potuti prendere quattro ndr) non facesse qualcosa che sembrava appassionarlo rispose come ho scritto sopra..

Nel mio piccolo ho molte passioni, ma come il buon Albert la scienza è e rimane la prima in assoluto.. anche se non sembra!!! :) :) :)
Alcia.. spero che il seguito del racconto ti invogli anche di più!!!

Ma ora che sei stato a visitare una delle fortezze "inespugnabili" dell'antichità, come guarderai il plastico del Museo della Civiltà Romana?

Difficile rispondere: di Roma ho una serie di ricostruzioni virtuali (alcune bellissime ed introvabili ormai), camminando per la città posso intuire qualcosa delle proporzioni e di tanto altro, vedendo quel plastico posso arricchirlo con il pensiero.. ma non sarà mai la verità..

Così è Masada: puoi vedere mille plastici ma non ci sei con la testa finchè non la visiti..

Diciamo che, per quanto alcune persone possano vedere un luogo simile, probabilmente hanno più difficoltà di altri ad immaginarlo per come era, perchè gli mancano una serie di basi archeologiche..
Io su questo, pur non essendo un archeologo, sono in parte avvantaggiato..

Una volta ho utilizzato questa 'cultura' per far vivere a degli amici una vera passeggiata nel teatro romano di Ostia Antica, che pur attualmente funzionante non è certo quello che era ai suoi tempi..
E mi hanno detto che effettivamente è stata una visita particolare.. ;)

Va bhè.. tra me e me spero che siate con l'acquolina in bocca, prometto di riprendere presto, ma questa sera sono troppo stanco ok?

Un salutone!!
Manlio
 
Ultima modifica:
Allora? Vogliamo risentire il nostro narratore?

In una notte fredda, nel deserto del Negeb, proprio sotto la fortezza di Masada l'uomo continua a raccontare una storia lontana nel tempo, ma neanche troppo..
La luce argentea della Luna invade la fortezza e la rende presente a chi vi bivacca nella zona sottostante, mentre fuochi di brace mostrano che anche la sopra qualcuno sta passando una notte serena..
Ma l'aria sembra comunque pervasa da un'ombra di tragedia..

La parola al nostro narratore, che alzando gli occhi indica la fortezza e poi riprende il racconto..

''Eccola lì: da lì è partita la grande rivolta.. PAZZI!!!

Oh, motivi ce ne erano a dismisura: il governatore Romano aveva aumentato le tasse, ed era impossibile pagarle, aveva sterminato migliaia di Ebrei, aveva provocato la gente e cercato la guerra, ma c'è una cosa che non vi dicono mai.. NO.. non lo dicono MAI!!!''

La gente attonita segue lo sfogo (anche teatrale, ma comunque reale, del narratore..)

''Non vi dicono che Roma aveva mandato degli ispettori, e che tutto stava per finire, perchè gli ispettori avevano dato ragione agli ebrei!!! Pazzi!!''

''Pazzi gli Zeloti, pazzi i sicari.. pazzi!!''
''Perchè loro erano convinti che era il tempo dell'avvento!!! Ecco perchè!!!''
''Maledetta la generazione che si sente Eletta, povera generazione mentecatta, scesa in guerra per 'provocare' la venuta del Messia.. ed ecco i risultati!!''
''Presero Masada con l'inganno, poi cominciarono ad uccidere e massacrare i Romani, poi liberarono Gerusalemme e tutta la terra di Israele..''
''A Masada iniziarono addirittura a coniare monete.. eccole!!!'' e le mostra agli altri..
Si legge 'Masada anno primo di Israele'
''Da Masada partivano verso Gerusalemme, ed a Masada tornavano vittoriosi, ma sempre di meno.. sempre di meno..''
''Al terzo anno tutto cambiò: venne Tito con il suo esercito, e Gerusalemme cadde, e cadde il tempio, ed il tesoro, e gli Ebrei vennero sparsi per il mondo..''
''Ma Masada resisteva, solo che ora nel simbolo della libertà i ribelli portarono le famiglie: entrarono le madri ed i bambini, entrarono gli Esseni, che di guerra nulla sapevano..''
Ora lo sguardo diventa sognante..

''Oh.. la fortezza per un bambino!!! Non c'era che un po' di scuola, poi la preghiera nella sinagoga..

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spazi immensi per correre..

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si sognavano castelli isolati e la guerra..

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e si vedeva quello strano mare sempre in mezzo alla nebbia..

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si mangiava insieme, insieme si giocava.. insieme si viveva... era bello!!''

''Ora dovete capire che Masada doveva essere un nido d'Aquila inaccessibile, ma in realtà era abitata da ben altri uccelli..

I Sicari, gli Esseni, i Zeloti, pensavano di essere i prediletti da Dio, i combattenti della libertà, Aquile invincibili, ma cosa erano davvero?

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prede.. nulla altro che prede..

Ed una brutta mattina giunsero i predatori:

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portavano delle Aquile, ma non lo erano.. erano altrettanto terribili , ma a differenza delle Aquile non volavano da soli..

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erano arrivati i Romani..''

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''Nel silenzio generale subito circondarono la fortezza ed iniziarono a costruire dei campi..

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(di seguito i resti ndr)

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ne costruirono otto in tutto, e circondarono Masada.. erano tantissimi, sembravano formiche..
Ma vedere i Romani voleva dire una sola cosa: se erano giunti li voleva dire che nessuno resisteva più in Israele, ora la preda era sola..''

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''Alcuni dei ribelli iniziarono ad invocare Dio: era questa la prova a cui li aveva destinati, era questo il momento del destino..
Altri invece dissero che non c'era problema: Masada era inespugnabile, bastava attendere l'avvento del Messia, ci fossero voluti cento anni!!
Altri si affacciarono e presero ad urlare ai Romani.. ''Venite a prenderci se siete capaci!!! Venite se potete!!!''

Ma i Romani non rispondevano, tra le risate e lo scherno degli assediati iniziarono a costruire un muro sotto la montagna..
Circondarono la Fortezza, non si poteva più uscire..''

''Ma chi voleva uscire? Masada era un Eden.. che sforzo stupido!! Almeno i bambini pensavano questo..
Per i bambini e le mogli forse era anche meglio: nessun uomo andava più in guerra, si poteva vivere senza la paura di perdere il padre o il fratello..
Ma questa presenza, anche se non lo diceva nessuno, faceva inquietudine..

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Gli uomini parlavano tra di loro in silenzio, nascosti dagli altri, ma si potevano intuire i discorsi..

''Quando se ne andranno? Non possono affrontare l'inverno per prendere solo poche persone..''
''Non se ne andranno: tu non conosci i Romani, non ci lasceranno vivi.. devono dare un esempio..''
''Ma come faranno? Non possono prendere Masada..''

E tanta, tanta gente, era convinta che sarebbe arrivato l'esercito del Messia e li avrebbe liberati.. bastava aspettare, era l'ultima prova..''

''Un bel giorno però le cose cambiarono: i Romani cominciarono ad ammassare legni e pietre sotto una parte della montagna..

che facevano?

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avevano studiato la fortezza i maledetti, ed avevano trovato un punto debole, uno sperone..

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inziarono a costruire una strada, una strada coperta con il legno, e sempre con il legno iniziarono a costruire una fortezza d'assalto..

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(wikipedia, una similare ndr)

quel mostro era dotato di uno spazio in basso ed ospitava un ariete per la rottura delle mura..
Ma non solo, inziarono a montare immense Baliste, quelle con cui, raccontavano terrorizzati i testimoni che erano fuggiti da lì, avevano distrutto Gerusalemme..

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(sempre wikipedia)

Ora nessuno aveva più voglia di insultare o prendere in giro, tutti tacevano scuri in volto..
Solo che alcuni presero a dire apertamente:

''Ma quale Messia, qui dovevamo portare delle catapulte!! Dove sono? Dove sono? ''

Un sola catapulta, ben utilizzata, avrebbe reso inutile lo sforzo dei Romani, ma le Aquile erano loro, i ribelli avevano solo le lance, gli archi, le spade, i coltelli, ma nulla di più.. nulla di più..''

''Sei mesi ci misero i Romani per arrivare a tiro degli archi: sei mesi in cui li vedevi salire e non potevi fare nulla, solo insultare e blaterare di Messia ed avventi.. nulla..
Dopo sei mesi i ribelli erano pronti a colpire con gli archi, ma molto prima di loro arrivarono le Baliste del nemico..
Pesantissime pietre colpirono Masada, mai la fortezza era stata violata..

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ora i bambini avevano paura, erano terrorizzati..
Ora tutti avevano paura, ma Masada aveva i doppi muri!!
Quando il mostro di legno con l'ariete arrivò alle mura i Romani ruppero uno dei muri..
Ma allora Eleazar Ben Yair, capo dei ribelli, ordinò (tardivamente ndr) che il muro fosse ricostruito con del legno, e della sabbia calata tra i due muri di sfonda..
Ora era indistrubbile, ma il legno.. brucia!!
Fu Dio che appiccò il fuoco? Questo si diresse tra le urla di vittoria dei rivoltosi contro la macchina romana ed il suo ariete!!!
Era Dio, era la sua volontà!!! Era Dio!!!

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ma Dio non era lì: il vento girò ed ad urlare furono i Romani, perchè il legno si distrusse e la sabbia divenne inutile..''

''A questo punto i ribelli erano distrutti: non c'era più Dio, non c'era più nessuno..
Ma c'era ancora tempo, ci si poteva nascondere nelle fortezze che erano ancora contenute dentro Masada, si poteva proseguire..

Nella notte Eleazar Ben Yair riunì tutti i maschi adulti e fede un discorso..

Inziò così:

“ Da gran tempo avevamo deciso di non riconoscere come nostri padroni né i romani né alcun altro al di fuori di Dio…..Muoiano le nostre mogli senza conoscere il disonore e i nostri figli senza provare la schiavitù….” (Flavio Giuseppe)

e poi proseguì spiegando loro che i Romani sarebbero entrati, li avrebbero uccisi o resi schiavi, avrebbero violentato le donne.. e quindi nella frase di sopra è presente l'idea del suicidio globale, ma continua più seriamente:

“…grande cose può realizzare l’anima anche quando è prigioniera di un corpo….ma una volta che….raggiunge la sua sede naturale, allora ella partecipa di un potere straordinario che non patisce alcuna limitazione, continuando ad essere invisibile agli occhi umani come lo stesso Dio….” (Flavio Giuseppe)''

Il narratore (ed anche io) tralascia il racconto delle modalità del suicidio dei ribelli, delle loro mogli, dei figli..

trovate tutto qui:

http://www.angolodimara.com/index.p...israele-13-al-23-2009&catid=50:2009&Itemid=67

continua invece il racconto riportato da Flavio Giuseppe..

''Essi morirono, dopo aver appiccato il fuoco alla struttura, convinti di non lasciare ai romani nemmeno uno di loro vivo. Invece una donna anziana e una seconda, che era parente di Eleazar e “superava la maggior parte delle donne per senno ed educazione", si salvarono insieme a cinque bambini nascondendosi nei cunicoli sotterranei che trasportavano l’acqua potabile, mentre tutti gli altri erano intenti a consumare la strage: novecentosessanta furono le vittime…..la data dell’eccidio fu il quindici del mese di Xanthico” [cioè il giorno dopo la Pasqua: Xanthico equivale a Nisan]. (sempre il link di sopra)''


''Novecentossesanta'' ripetè il narratore..

E guardò la fortezza, apparentemente invincibile, vinta dai Romani ed ora abitata da questi ultimi..
''Fossimo stati come loro non sarebbero mai entrati: Masada era ed è inespugnabile!! Ma eravamo incapaci di difenderla!!''

''Ma tu chi sei?'' Chiese un giovane, ''Come sai queste cose?''

''Ero uno dei bambini che si sono salvati'' rispose il vecchio con una lacrima agli occhi..

Fine della storia..

Masada fu conquistata da Flavio Silva nel 74 dopo Cristo, al comando della decima legione..
Dopo aver costruito la rampa e distrutto il muro (la frattura è visibile anche oggi) i romani entrarono e cercarono resistenza..
Ma non la trovarono, secondo Giuseppe Flavio, con le parole che ho messo sopra, i ribelli si erano suicidati, lasciando una profonda impressione nei romani..
E' vero? Tutto quello che ho raccontato, le monete, l'incendio del muro, le difese, gli assalti, lo è, perchè l'ultimo atto doveva essere falso?

Anche nelle intenzioni dello scrittore quell'atto fa male: è un riconoscimento ai ribelli, ma Flavio Giuseppe ha più vantaggi a calunniarli (come in parte ha fatto) che ad esaltarli.. motivo in più per credere alla fine tragica di questa storia.

In ogni caso oggi su Masada sventola la bandiera di Israele:

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ed una volta l'anno un gruppo di soldati viene a fare un giuramento sulla sua spianata:

''Masada non cadrà una seconda volta''

E speriamo che non cadrà più, possibilmente senza che ci siano altre guerre..

Io spero, sulla base di tutto quello che sapevo di mio, che ho visto lì e che ho trovato su Internet e dai documentari che ho visto successivamente, di aver reso l'atmosfera e la vita nella fortezza, il senso della rivolta, tutto quello di bello e non solo di tragico che purtroppo è successo in quel luogo.
Personalmente ho visto la rampa dei Romani (meno difficile da costruire di quello che si pensava, ma comunque un'opera incredibile) e mi sono immaginato la macchina da guerra che hanno messo su: una torre d'assalto che ospita un ariete gigantesco, e le baliste che ti tirano addosso..
Una scena da incubo per chi era prigioniero dentro la fortezza, una scena che si è protatta per sei mesi, alcuni dicono tre anni, ma sei mesi bastavano..
Una cosa che giustifica la decisione che hanno preso gli Ebrei, e che in parte mi lascia male, perchè i Romani erano comunque, in qualche modo, miei avi..

Un saluto!!
Manlio
 
Ultima modifica:
Hola!!

Ringrazio tutti!!

Faccio anche un piccolo passo indietro ed uno in avanti..

Per il passo indietro, che riguarda Masada, rispondo a chi ha pensato che la rivolta degli ebrei si sia verificata solo per motivi legati alla religione..
Questo non è vero: i Romani hanno tartassato in modo assurod gli Ebrei, e di conseguenza li hanno messi in condizioni tali da favorire la loro rivolta..
Va detto che è altrettanto vero che i motivi legati alla loro coscienza di popolo ed a quella religiosa invece c'erano: è vero che non accettavano la 'divinità' dell'Imperatore come è vero che non accettavano di vedere Dei estranei ad Israele nel loro paese.. ma il punto fondamentale è che, come nel caso di Erode, non accettavano proprio un 'capo' straniero..

Quando faccio dire al narratore che i rivoltosi sono dei pazzi accenno al fatto che il senato aveva inviato degli ispettori in Palestina e stava dando ragione agli Ebrei..
Anche questo è un punto che va approfondito: il comportamento di Roma verso il suo Impero non è stato sempre univoco, ma è ovvio pensando che Roma è durata circa mille anni..
Molti governatori erano veri e propri succhiasangue: ed il sangue succhiato non andava alla capitale, ma alle loro infinite tasche, però per contro in certi momenti della storia le cose sono state ben diverse..

Potremmo dire che in generale Roma non poteva tollerare rivolte o nemici potenti, e le reprimeva o combatteva con estrema violenza (ad es. Cartagine per la guerra e Corinto o la Gallia per le rivolte): questo era anche legato al fatto che una rivolta non punita poteva generarne altre..
Inoltre anche i rivoltosi non è che fossero pietosi verso i Romani..

Per contro, come dimostrano le splendide città che ha fondato in tutto l'Impero, ma soprattutto le opere pubbliche che ha realizzato, se una città o nazione era 'fedele' in un certo momento della storia romana veniva protetta e fatta crescere: tra gli esempi di questo stato di fatto possiamo ricordare Pergamo, Alessandria, la nuova Corinto e tante altre città..

Qui gli Ebrei hanno sbagliato a non cogliere questa possibilità: troppo 'chiusi' per capire che dovevano colloquiare con i Romani, e molti di essi troppo esaltati perchè davvero convinti di aver trovato il Messia.

Se c'era il lato scuro c'era anche quello chiaro: il tempio e tutto quello che aveva messo su Erode esisteva anche per volontà Romana, ma evidentemente i rivoltosi non hanno compreso bene i meccanismi dell'Impero..

Invece facendo un salto avanti, il racconto di un viaggio è di solito lineare: giorno tot, visita tot..
Ma in questo caso, saltato l'itinerario, si sono avute due visite a Petra, e sarebbe assurdo raccontarle in modo separato, e per me si è anche avuta la sovrapposizione di due cose separate: la visita al Wadi Rum e la situazione strana vissuta a bordo..
Per questo il seguito del racconto sarà per 'temi' e non rispetterà l'ordine cronologico del viaggio..

Ci tengo a precisarlo, perchè tutto quello che ho messo qui è strutturato in un certo modo, volevo quindi spiegare da dove esce questa struttura..

Un salutone!!
Manlio
 
Ragazzi!! Io sono un ricercatore non dimenticatelo!!
E come ricercatore ho sia un pensiero strutturato secondo una certa logica sia la necessità di divulgare quello che faccio..
Noi studiamo le tecniche di esposizione (anche se non così a fondo sia chiaro) e ci dobbiamo spesso confrontare con una folla..

Di conseguenza ogni passo di quello che facciamo ha una base ragionata, diciamo preparata..
Quindi anche quando parto per un viaggio cerco di cogliere nelle foto una trama, un senso, che poi porto qui..

L'unica cosa è che poi occorre essere flessibili ed adattarsi: per esempio la storia di Masada la volevo porre in modo più epico di come l'avete letta, avevo già in mente roboanti parole e racconti coinvolgenti..
Ma dopo ho pensato di optare per una visione diversa, ovvero quella di un bambino che corre dentro la fortezza, e come bambino vede le cose da una prospettiva meno alterata di quella di un ribelle tutto compreso in idee di gloria e misticismi messianici..

Ed è ovvio che il bambino crescendo avrà in testa i ricordi e la visione dell'infanzia, ma anche la testa di un adulto che ha capito molte cose..

Infatti la storia ne è uscita meno epica ma più umana, e questo non lo avevo previsto all'inizio..

Va bhè.. ora sapete un dietro le quinte!!!

Un salutone!!
Manlio
 
Caro Manlio, tu non lo avevi previsto all'inizio per deformazione professionale (intendilo come un complimento: ricercatore, docente, storico ecc.)

Sergio, io avevo previsto di farne una storia epica perchè effettivamente c'erano tutte le condizioni per farla: lo scontro tra un popolo ed un impero, poi la Diaspora, poi la fortezza inespugnabile, un nuovo scontro fatto di cuore e fede (i ribelli) contro la tecnica, la razionalità l'organizzazione ed il lavoro da formiche dei romani..
Utilizzando un certo numero di frasi ad effetto (di cui ad esempio è sopravvissuta quella sulle prede ed i predatori) la cosa poteva anche andare..
Ma l'esaltazione di una guerra non è nelle mie ossa, non ci sta proprio..
Per cui, soprattutto di fronte a quello che è successo in Egitto (che all'epoca aveva già circa 150 morti per la rivolta) non mi sentivo di fare una operazione simile: giocare con le parole mentre in mezzo ci sono dei morti (l'ho scritto all'inizio del topic se ci fate caso, intendevo proprio questo). Oggi, con quello che succede in Libia la cosa era ancora più inverosimile..
Allora ho cercato una chiave nuova (che è anche da Ingegnere e da ricercatore e fa parte del loro mestiere, che pessima fama di rigidoni che abbiamo!! ;) ) e questa di introdurre un narratore non simile ad un Omero (come pensavo all'inizio) ma ad un bambino sopravvissuto mi è sembrata ben più giusta, e penso anche adatta a ciò che oggi stiamo vivendo..
Il bambino non capisce di gloria, ma di giochi e di padri che purtroppo non tornano più: divenuto uomo adulto è ormai fuori dagli eroismi e vede una realtà dura, con tutti i nei che purtroppo aveva e ne porta con sè ancora delle tracce..

Forse il mio racconto non piacerebbe ai divulgatori Israeliani ed agli Ebrei Ortodossi per motivi totalmente opposti: gli Ortodossi hanno 'sepolto' questa storia nella memoria perchè considerano il suicidio un atto contro Dio, quindi si vergognano di questo atto, al contrario Israele come nazione ha deciso di 'dimenticare' la non 'liceità' del suicidio ed esaltare invece la resistenza e la decisione di uccidersi come un esempio dello spirito patriottico che dovrebbe muovere i cittadini. Insomma, peccatori per gli Ortodossi, eroi per Israele..
Nel mio racconto sono invece presenti bambini, madri, padri che hanno paura, esaltati e gente normale, di fatto un quadro più realistico (ed effettivo, non ho inventato nulla) di quello da 'propaganda' o di quello da 'dimenticare'..
Ora non credo sia il caso di incentrare tutto il topic su Masada, ma la questione dei suicidi dei rivoltosi è una cosa che meriterebbe un approfondimento..

Alcia, non posso che dirti grazie!!


Manlio, spero solo che questo topic duri altre 300 pagine, inoltre vorrei tanto averti come compagno di viaggi, ma chissà se ti piace il camper...

Preferirei una Roulotte!! Ma va bene lo stesso!!! :) :) :) :)

Solo che staremmo sempre a fotografare!!!

Tano, dipende dalla guida, ma anche dal caos che uno si sente intorno, dalla predisposizione personale ecc.
Però, lo sappiamo tutti: una cosa è la Divina Commedia spiegata da Benigni un'altra quella di tanti professori.. (magari qualcuno è più bravo di lui sia chiaro)
Dietro però c'è tanto studio da parte di Benigni, non è solo capacità di spiegare ed appassionare..
Un 'Maestro' in questo credo sia Massimo Valerio Manfredi: provate a vedere le sue trasmissioni su La7, nulla è lasciato al caso (neanche una inquadratura) ed è un divulgatore eccezionale, spettacolare ma sempre preciso, mai fuori le righe, completissimo eppure mai pesante..
Poi ovviamente ci sono altre persone di altissimo livello (ad es. gli Angela) ognuno con il suo stile, ma in ogni caso dietro c'è sempre tanto lavoro e studio delle diverse modalità di presentare una cosa più che un'altra..

Torno adesso da un paio di ore di chiacchierata con Manlio e ho visto in anteprima le altre foto, quelle di Petra....non dico altro se non che sono addolorato di non esser potuto partire con lui nonostante avessimo prenotato quella crociera quasi un'anno fa.

Dovevamo essere in quattro, forse addirittura otto coordinando bene certe cose: purtroppo la cosa non è andata come volevamo..

Una delle conclusioni della nostra chiacchierata è stata che da un male per la rivolta in Egitto (ora in via di risoluzione) è stato un bene per persone che come Manlio (e come me) amano l'archeologia e la storia e tutto quello che quelle pietre possono raccontare.

Per capirci noi conosciamo bene l'Egitto: la sosta in Giordania mi ha dato la possibilità di vedere bene Petra e di capire meglio il paese, insomma al posto di una visione di sfuggita a monumenti bellissimi che conosco bene, ho avuto la possibilità di vedere a fondo una cosa che invece non conoscevo se non per averla vista su libri e documentari..
In più il deserto e la Giordania hanno fatto il resto: si è passati dalla crociera al viaggio..

Con Petra mi piacerebbe approfondire alcuni aspetti unici dell'architettura Nabatea; se la cosa sarà gradita, senza alterare il racconto dell'amico ingegnere, una parolina da architetto la metterò anch'io.

Al momento giusto spero che sia gradito a tutti.. ci sono belle cose da capire!! :)

Vi anticipo che ho visto luoghi , colori e soggetti a dir poco meravigliosi.;) .


Vero, ma ci arriveremo pian piano..
Ora vado a memorizzare le foto per la prossima puntata.. ;)

Un salutone e grazie a tutti!!
Manlio
 
Dai, Manlio, sai che le aspetto queste foto ;-)

La lentezza di questa fase è dovuta alla scelta delle foto di Costa Marina che vorrei mostrare: ne ho tantissime, ma devo proporne poche, e questo implica un lavoro e del tempo..
Per ora mi scuso e vi lascio un piccolo anticipo..

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Un salutone!!
Manlio
 
La Costa Marina.. una nave immensa!!


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:) :) :) :)

Vi ricordate le foto dei giganti del mare dei tempi che furono..

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(www.michelangelo-raffaello.com)

l'effetto grandangolo non ha limiti!!

ecco la piccola di casa Costa ormeggiata ad Aqaba..

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sono convinto che se dovreste trovarvi in una situazione imprevista (non in una situazione di crisi, sarebbe una vergogna pensando a chi ha lasciato la vita per ben altro), magari leggermente nervosi per il contrattempo, non esista nave migliore di Marina, per di più occupata al 60%, dove stare, perchè?
Purtroppo il perchè non posso dirlo ora, ma almeno volevo dirvi che ho inserito le foto di Marina e sono pronto a continuare..

Un salutone!!
Manlio
 
Luciana non la trovo.. :(

Puoi darmi il link (o anche metterla qui ndr)?

Ho una marea di foto della Costa Marina, e mi si è posto quindi il 'problema' della scelta di quelle da mettere qui..
Di topic fotografici sulla nave ce ne sono molti, quindi qui faccio una cosa diversa, vorrei cercare di trasmettere lo 'spirito' che 'emana' dalla nave piuttosto che 'presentarla' in modo classico..
La Costa Marina è una nave che definirei 'lieve'..
Per cui questa parte del topic si potrebbe intitolare.

Costa Marina: la nave lieve.. ;)

Intanto ce la giriamo di notte.. poi vediamo perchè è 'lieve'..

Benvenuti a bordo.. ;)

Cominciamo con l'immagine di una prua fatta come si deve:

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E di una aletta che ci porta ai tempi dei grandi Liner:

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Ma la nostra è una nave moderna, con tutte dotazioni del caso..

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e con i comfort che una nave da crociera deve avere..

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Tra cui lo spazio della piscina:

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entriamo nella zona del buffet..

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si tratta di una zona classica, ovviamente Farcus free.. ;)

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quella che ci si presenta è una nave giocata sul bianco..

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se la giriamo..

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scopriamo che è piena di bellissimi disegni, tutti giocati sul chiaro e su tematiche di tipo classico ed onirico..
Ad esempio, come in un sogno..
ci ritroviamo a viaggiare anche con la mente in mondi passati, a volte ottocenteschi:

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a volte settecenteschi..

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a volte più recenti..

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mentre dirigiamo il concerto del mare..

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ci viene voglia di vedere altri ambienti..

Luminosità, relax, semplicità..

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ma sempre stile..

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con delle punte di eleganza architettonica:

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e delle cupole aperte al cielo che illuminano ristoranti accoglienti, essenziali, lineari..

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insomma, siamo 'semplici' per modo di dire..

perchè equilibrare l'essenziale..

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con lo sbarazzino..

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il gioco..

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la bellezza..

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e tanti rimandi classici..

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non facile per niente!!

Un applauso certi architetti lo meritano!!

Costa Marina è una nave apertissima all'esterno, al mare ed alla luce, non ti soffoca mai, non ti aggredisce mai, non ha problemi di sovraffollamento, tanti percorsi, tanto spazio..
Ha le cabine piccole (almeno la mia, una singola), ha un problema endemico nelle vibrazioni (dovute ad una strana scelta dell'apparato motore a quanto mi dicono fonti riservate) ma è proprio bella..
Ed ha altro: la 'fusione' tra equipaggio e passeggeri..
Vi mando una parte di una lettera scambiata tra me ed una persona a cui ho mandato una marea di foto della Marina (chi mi capisce mi capisce ndr ;) ):

La nave è bellissima, ed ho voluto mostrare come sia 'umana' ma molto confortevole e raffinata, e soprattutto 'leggera': ha un arredamento giocato sul bianco che fa sognare e rilassa..
E' un concentrato di classe, anche se sembra una cosa 'semplice'..
L'arredamento è vera arte, e la distribuzione degli spazi (la vivibilità) stupenda..
E' aperta al mare, non ti 'chiude' dentro, e ti permette di divenire amico di mezzo equipaggio..
Allo sbarco conoscevo il comandante, l'hotel director, il maitre, il fotografo, le sue assistenti, due ragazze dei tour, la manager del bar e la responsabile del costa club..

Tutto questo è merito della nave, su un'altra non penso sarebbe stato possibile..


E' difficile rimanere in tensione su un simile gioiello: se volete facciamo un Costa Marina tour, ma credo sia più giusto farlo in un altro post..
Qui però ci sono ancora delle cose importanti da vedere..
Infatti l'aletta..

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permette certe cosine.. dato che hai davanti l'equipaggio in manovra..
Ce lo vogliamo fare un giretto?
Se la prossima puntata fosse: arrivo ad Aqaba?

Un salutone!!
Manlio
 
ah che bella serata passata sulla nave!!
Se chiudo gli occhi sono anche io lì!!

Contentissimo di avertici portato!!
Questo diario è un 'lavoro' ma è anche un modo per me di tornare a bordo..
Mi permette di fissare delle idee, dei ricordi, di tornare con la mente a certe sensazioni..
Insomma, una fatica ma bella, e bella perchè condivisa..

Ma l´Italian Style é propio quello che tu stai dicendo. Cosa manca ? Opere d´arte. Solo quello. Se tu vedi ha disegni moderni che la fanno allegra.

non credo che manchino delle opere d'arte: se vedi ogni singola tavola che rimpie la nave, per quanto essenziale nei tratti, come definirla? A volte sono pensate eccezionali..

Non mi sento neanche di dire che rispecchia lo stile dei liner: ne utilizza la parte 'classica' ma non la vedo paragonabile a loro a parte i tratti essenziali..
Per la mia esperienza lei e la gemella sono 'uniche' e veramente pensate bene.. due gioielli..
Sinceramente scendendo mi è quasi dispiaciuto pensare che il futuro sarà delle navi che sappiamo, non ne cambierei dieci per una di queste..

Comunque non so se la qualitá delle tue foto sono superbe, perche i suoi anni la nave ce l´ha, dalle foto sembra appena inaugurata.

a parte la 'ruggine' su una delle ancore per il resto era in condizioni perfette..
Almeno come cura esteriore: si sono presentati i problemi dell'acqua gialla, ma meno gravi di come raccontato da altri ospiti in passato..
L'impressione era quella di una nave tenuta come un gioiello e che aveva bisogno solo di normale manutenzione: anche l'acqua gialla è un difetto che si può curare..
La gemella era nelle stesse condizioni..
Di questo occorre dare merito a Costa ed a chi ci lavora.. (altra puntata? Se volete..)

Un salutone!!
Manlio

ps: intanto per la prossima puntata, in attesa che memorizzo le foto.. vi lascio la colonna sonora!!

dal minuto 2.15 di questo sound..

http://www.youtube.com/watch?v=fCPC6-6n5Uo

:p :p :p :p
 
grazie, mi fai rivivere certi momenti piacevoli..................

Ti leggo ora.. grazie a te!!

Non sarà una Cunard, non sarà una Royal e nemmeno una MSC, ma personalmente l'ho sempre sostenuto che si tratta, assieme alla sorella, di una nave a misura di crocierista o per lo meno, di certi crocieristi.
Fra le tante navi credo di conservare di lei il ricordo più bello. Ha tutto, nella misura in cui uno si accontenta; nulla di particolare, ma quello che serve a trascorrere una crociera in tranquillità, rilassatezza in maniera discreta e soprattutto a contatto con il mare. Non dal ponte 17, dove il mare diventa quasi un elemento di coreografia, ma da un ponte vicino allo scorrere dell'acqua, al suo rumore spumeggiante, agli spruzzi che ti riempiono la faccia di sale.

CONCORDO!!

:p :p :p :p

Poi, al momento della cena, l'endemico vibrare dei suoi organi, ti farà sentire il tintinnio di piatti e bicchieri, a ricordarti il suo non blasonato lignaggio, e i suoi trascorsi di nave da fatica.

Manlio, i motori sono ancora quelli originali, fin dalla nascita.

lo so, per la gemella la scelta fu diversa fin dall'inizio..

Però volevo anche rispondere a tutti quelli che pensano che vibrasse perchè vecchia o perchè inadatta a tenere il mare..
Diciamo che purtroppo vibra anche da ferma..
Però come trotta!!
Zitta zitta si fa ventuno nodi!!

Un salutone!!
Manlio
 
Che splendide foto, Manlio, e così mi fai davvero rimpiangere di non esserci salita su Marina (proprio in questi giorni....).
Ora capisco quando mi parlavi di una nave elegante...altro che Farcus-style!

Luciana, io ero dell'idea che l'itinerario veniva prima della nave, ma ognuna delle navi con cui ho viaggiato (per ora tutte 'classiche') ha dato la sua impronta al viaggio..
Ed in questo caso la gente forse non se ne è neanche resa conto, ma la Marina (per i motivi che ho scritto sopra) è stata una delle cause della tranquillità che si è registrata a bordo..
Questo anche se un centinaio di persone in due episodi distinti hanno fatto un minimo di casino, ma sono stati solo pochi momenti..
Penso che se al posto di Marina ci fosse stata un'altra nave le cose non sarebbero andate in questo modo..

E, detto tra di noi, per quanto riguarda Farcus ho quasi un groppo in gola, dopo essermi fatto dei veri gioielli del mare, all'idea di salire su una Farcus Ship..
Sinceramente a parità di itinerario non la prenderò mai, e Farcus è uno dei motivi per cui forse mi allontanerò da Costa: sò che sembra una stupidaggine ma stare su un bestione pieno di lucette è fregnacce varie (statuoni senza senso colori assurdi e quante ne vuoi) dove è comunque impossibile lo stesso contatto umano che ho qui, e starci magari partendo da solo, quando su un itinerario simile puoi trovare ad es. una Luis Cruise mi fa pensare..,
Tempo fa ho avuto il piacere di visitare la Serena e mi sono stupito di come tutto sommato non fosse bruttissima, peccato che uscendo dal suo locale forse più bello (il bar di poppa) mi ritrovo subito un locale che sembrava (scusate la franchezza) un bordello della Roma anni settanta, con tanto di tavolini a forma di 'cuore/bocca'..
Sai cosa ho pensato in romanesco dello 'Stunning' di Farcus?

''A FARCUSSE'.. ma...''

Scusate la franchezza ed il poco rispetto verso il 'genio' da parte di uno abituato a vedere il Colosseo, il Vaticano e tutto quello che ben sapete..
Che in una terra come l'Italia si dia spazio a Farcus con tanto di applausi non lo capisco proprio.. :(

Un salutone (e mi scuso della 'durezza' ma ogni tanto ci vuole)

Manlio
 
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