• Benvenuto\a sul forum di Crocieristi.it, la più grande community italiana sulle crociere.

    Prendi confidenza con il forum leggendo le discussioni presenti, o ricerca l'argomento che più ti interessa attraverso l'apposito form. Per partecipare al forum è necessario registrarsi, ovviamente la registrazione è gratuita e non obbligatoria, non registrarti se per te non è davvero utile. Per eseguire eventuali cancellazioni il tempo previsto è di una settimana.

    Ricorda che il regolamento vieta l'uso di due o più nickname differenti relativi alla stessa persona. Se nel frattempo hai cambiato l'indirizzo e-mail di registrazione contattaci attraverso questo form e specifica il tuo problema assieme alla tua username, la tua vecchia e-mail ed il tuo nuovo indirizzo.

    Hai dimenticato la password? clicca qui

    Per qualsiasi problema TECNICO puoi contattare lo Staff attraverso questo form spiegando DETTAGLIATAMENTE il tuo problema
  • Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookie stessi.
  • Ospite, seguici anche sui social!
    Seguici su Facebook Seguici su Instagram Seguici su YouTube

  • Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!

  • Ciao Ospite e benvenuto su Crocieristi.it, siamo davvero felici di averti a bordo!

    ti invitiamo a leggere il regolamento per una migliore convivenza con gli altri utenti (clicca qui) mentre qui trovi qualche dritta sull'utilizzo del forum

    e poi... che ne dici di presentarti? Clicca qui per accedere alla sezione "Mi Presento" e presentati!

Tutti in crociera, nonostante il naufragio

DrPianale

Co-Fondatore
[h=1]Tutti in crociera, nonostante il naufragio[/h][h=2]Superati i 6 milioni di passeggeri in Europa di cui l'Italia si conferma il primo mercato. E il trend non si ferma[/h]http://economia.panorama.it/crociera-business-crescita-fatturato-italiano

Mai così tanti crocieristi in Europa come negli ultimi 5 anni. Il totale del 2011 è di circa 6,2 milioni di passeggeri, cresciuti rispetto all’anno precedente del 9,2 per cento. In Italia invece siamo arrivati a 923 mila (il 15 per cento nella Ue), con un aumento sul 2010 che sfiora il 19 per cento. Poi è andata a picco la Costa Concordia, un evento mediatico che a detta degli operatori del settore ha avuto un impatto paragonabile soltanto al naufragio del Titanic o al crollo delle Torri Gemelle.
Qual è stato dunque l’effetto sul fatturato e i passeggeri degli operatori nazionali? Ieri la European Cruise Commission, associazione europea di settore, ha diffuso i dati relativi alla cavalcata del mercato nell’ultimo decennio, ancora più felice nel 2011 per quanto riguarda l’area del Mediterraneo, ed è stata proprio la forza conquistata nel tempo unita a tempestive azioni di marketing ad impedire che sbandasse anche il settore. “Sicuramente abbiamo assistito a un rallentamento nel primo trimestre dell’anno, in prossimità della tragedia della Concordia (nave della compagnia americana Carnival), ma nei tre mesi successivi c’è stato subito il “rimbalzo tecnico” spiega Leonardo Massa, country manager Italia di Msc Crociere, unica compagnia crocieristica italiana sul territorio nazionale. “Il motivo? Grande disponibilità di posti e iniziative promozionali, supportate da strategie aziendali mirate per evitare un assottigliamento dei margini”.
Gli sconti (causa anche la crisi economica e non soltanto il comandante Schettino) hanno toccato punte del 15 per cento da marzo ad aprile, per poi assottigliarsi via via e quindi annullarsi nel cuore della stagione, quando le destinazioni di luglio e agosto hanno registrato il tutto esaurito.
È stato così per le crociere di Costa, per quelle di Msc e di Royal Caribbean, ovvero i tre principali operatori sul mercato italiano. Inseguiti da operatori di nicchia e da compagnie estere che imbarcano in Italia per il nord Europa. “Direi che alla fine il settore ha tenuto. Ogni compagnia ha messo in atto le sue strategie per assorbire un calo dei prezzi che ha oscillato tra il 5 e il 10 per cento” continua Massa. “Noi in particolare, abbiamo ridotto la spesa per marketing e comunicazione in favore di investimenti sulla sicurezza, nuove destinazioni e confort. Il risultato, è stato più che soddisfacente”.
Di certo non ha risparmiato sulla comunicazione Costa Crociere, chiamata a risarcire i parenti delle vittime e a investire per rilanciare e ripulire il brand dal marchio negativo impressogli dal naufragio. Il danno per la compagnia americana, secondo alcune stime ufficiose, è già stato stimato in oltre 1 miliardo di euro sui bilanci del 2012, ma nessuno ha intenzione o può lasciare la presa sulle crociere in Italia e nel Mediterraneo, che secondo la ECC sono rispettivamente il primo mercato crocieristico d’Europa (sia in termini di passeggeri che di cantieristica e di spesa); e il bacino di destinazione cresciuto più rapidamente negli ultimi dieci anni (+195%), a dispetto dei Caraibi. “La Commissione ha calcolato che la spesa diretta generata dal settore crociere nel nostro Paese è di 4,5 miliardi di euro (30% dell’apporto sul totale europeo)” sottolinea infatti Massa “Segue la Gran Bretagna con 2,8 miliardi di euro, ma in termini occupazionali è ancora l’Italia a farla da padrone, con oltre 100 mila addetti e un volume retributivo di circa 3 miliardi”.
In dieci anni gli indici economici del settore crociere in Italia sono cresciuti del 10 per cento, ma a fine 2012 i dati registreranno un piccolo stallo. “Nulla di drammatico, per carità. Ma se proprio provassi a fare un bilancio parziale dei primi 8 mesi dell’anno direi: i crocieristi sono aumentati, ma il prezzo medio è calato. È ovvio che i bilanci lo registreranno, ma certamente l’impatto non sarà pari, anzi sarà ben al di sotto del taglio operato sui prezzi. le percentuali del taglio dei prezzi”.
Nel suo complesso, il settore crociere è un mercato che non ha mai conosciuto crisi: nel 1970 i crocieristi erano solo 500 mila, mentre nel 2011 hanno superato la soglia dei 20 milioni (11,5 milioni in Nord America, 6,2 milioni in Europa e 2,9 milioni nel resto del mondo) egli studi di Ecc sostengono che, nonostante la crisi globale, il trend continuerà anche nei prossimi anni.
Gli indicatori sono infatti troppo forti anche solo per ipotizzare una flessione preoccupante: dal 2001 al 2011, la movimentazione dei passeggeri in Italia è cresciuta di 4 volte passando da 2,5 milioni a 11,5 milioni, con una media di crescita annua del 15 per cento. Circa 5,6 milioni di passeggeri si sono imbarcati da un porto europeo, con un incremento del 7,1 per cento rispetto al 2010. Di questi circa 4,8 milioni erano cittadini europei, mentre circa 800.000 provenienti da Paesi di altri continenti.
E un passeggero su tre ha iniziato la crociera da un porto italiano. La flotta poi è tale, che non ha paura di prendere il mare per combattere: 66 compagnie crocieristiche nel mondo, 41 hanno sede in Europa e le navi in circolazione sono quasi 200 per un totale di 240mila posti letto. È ora di partire.
 
Sempre in tema:

Clia, i crocieristi italiani verso quota un milione

http://www.ttgitalia.com/stories/to..._crocieristi_italiani_verso_quota_un_milione/

Si avvicinano a quota 1 milione gli italiani che hanno scelto una crociera come formula di vacanza nel corso del 2011.

Stando ai dati ufficiali diramati da Clia, lo scorso anno i nostri connazionali che si sono imbarcati sui giganti del mare sono stati 923mila, incrementando del 4 per cento il dato del 2010 e del 12,5 per cento il totale realizzato nel 2006.

Un risultato che conferma l'Italia terzo mercato europeo per le crociere, secondo solo a Regno Unito e Germania. "In un momento così delicato per l'industria del turismo - commenta Roberto Martinoli, delegato Clia ed Ecc per l'Italia -, i risultati in controtendenza del nostro settore rappresentano un motivo di orgoglio per tutti gli operatori e un incentivo ulteriore a migliorare la nostra offerta".

Complessivamente i crocieristi europei sono stati 6,2 milioni incrementando notevolmente il dato 2010, pari a 5,5 milioni di passeggeri trasportati.
 
Come si legge sopra l'abbassamento dei prezzi ha avuto ottimi risultati facendo guadagnare alla vacanza/crociera un rapporto qualità prezzo ancora più favorevole rispetto agli ultimi anni, io stesso con la mia famiglia la preferiamo agli altri tipi di vacanza tanto più che sto pensando di partire a breve (probabilmente a novembre) per una crociera di 12 giorni, ho già fatto un po' di preventivi e mi è stato proposto un prezzo al livello della crociera fatta l'anno scorso ma di soli 7 giorni!
 
Sicuramente il prezzo attuale delle crociere favorisce la scelta di questo tipo di vacanza.
Speriamo che la cosa tenga nel tempo almeno fornisce un po' di ossigeno all' economia.
 
Sicuramente il prezzo attuale delle crociere favorisce la scelta di questo tipo di vacanza.
Speriamo che la cosa tenga nel tempo almeno fornisce un po' di ossigeno all' economia.

Io non sono del tutto convinto che questa rincorsa al low cost porti risultati tangibili e duraturi all'economia (e alla nostra in particolare).

Forse nell'indotto, ma basta parlare un pò con chi vive in posti dove ci sono scali delle navi (conosco delle persone di Savona), per avere la conferma che il crocierista "low cost" lo è sia quando si imbarca, sia quando scende a terra.

Insomma.... non è carino da dire, ma alla fine per chi vive di turismo il bilancio è poco più di zero
 
Non dovunque Cristian. Giorni fa sono uscite sulla stampa locale le stime dell'indotto/crociere sul porto di Venezia. Sono cifre davvero impressionanti; dai gondolieri, ai mezzi pubblici, dagli alberghi ai ristoranti, dai musei alle escursioni, dai taxi ai negozianti.

Qui siamo di fronte al fenomeno contrario, tant'è che domenica pomeriggio, come detto in altro argomento, ci sarà una probabile grande manifestazione contro le navi e contro l'invasione della città, con altrettanto probabile blocco o disturbo di quelle in uscita per la chiamata a raccolta di quante più imbarcazioni possibili nel Bacino San Marco.
 
Sinceramente all'epoca dell'evento pensavo che la cosa avesse ripercussioni molto più pesanti. Mi rallegro che non sia così, significa che alla fine la convenienza economica e la passione superano i timori e le superstizioni.
 
eh gia' rodolfo ma venezia è venezia,è facilissimo abbinare ante-post le notti in hotel le escursioni in laguna,ma cristian ha menzionato savona li la minestra è molto diversa non so quanti ma pochissimi passeggiano per le vie di savona l'unico che ne avvantaggia un pochino sara' l'hotel in darsena ma credo niente di piu'
Non dovunque Cristian. Giorni fa sono uscite sulla stampa locale le stime dell'indotto/crociere sul porto di Venezia. Sono cifre davvero impressionanti; dai gondolieri, ai mezzi pubblici, dagli alberghi ai ristoranti, dai musei alle escursioni, dai taxi ai negozianti.

Qui siamo di fronte al fenomeno contrario, tant'è che domenica pomeriggio, come detto in altro argomento, ci sarà una probabile grande manifestazione contro le navi e contro l'invasione della città, con altrettanto probabile blocco o disturbo di quelle in uscita per la chiamata a raccolta di quante più imbarcazioni possibili nel Bacino San Marco.
 
Grazie della notizia Cristian.
C'era qualcuno che già da parecchi mesi si mostrava ottimista su questi andamenti (forse un pazzo..boh..)... e tutti contro..ma non mi ricordo chi fosse. ;)
Seriamente, non era tempo allora di essere troppo pessimisti, come non lo è ora il "cantare vittoria" troppo presto.
Però, degli elementi di positività è innegabile che ci siano.

Un saluto
 
Top