Giorno 7 – Akureyri
È mattina e siamo già nel fiordo di Akureyri, navigando verso la cittadina ed il relativo molo siti “in fondo”. Questo è il fiordo più grande dell’Islanda, per me tanto rinomato anche per il suo aeroporto lato aviazione. Navigarci all’interno è un altro piccolo sogno che si avvera.
La giornata è tersa, si prospetta davvero un'altra ottima esperienza contornata dal sole.
Approdando troviamo la Viking Star nuovamente ad attenderci, stiamo girando “in coppia” da ieri.
Sempre rimanendo nel mio ambito, quanto è vicina la famosa pista di questo aeroporto, appena dietro di noi, fronte molo/città.
Per la giornata odierna abbiamo un’escursione sempre con Costa in programma, stavolta siamo tutti e 4 insieme (coi genitori). Abbiamo prenotato anche questa, come tutte le escursioni in Islanda, con largo anticipo dal MyCosta. Oggi avremo la “Akureyri e i gioielli del nord” (codice #2224).
Oggi è il primo sbarco su un molo da quando siamo salpati, fa quasi “strano” avere un molo ove scendere. Come sempre discesa super rapida e si parte con l’escursione. Oggi siamo vari pullman diretti tutti nelle stesse zone, sarà più caotica di ieri senza dubbio.
Questa era un’escursione sulla quale non eravamo al 100% convinti, pendevamo col fare il trekking su un vulcano, ma alla fine abbiamo optato per questa come “overview” più completa.
Col pullman ci dirigiamo dal lato opposto del fiordo per risalirlo parzialmente, per poi proseguire il viaggio verso Est lungo una delle poche strade principali. Passeremo Fosshol ove è prevista una fermata al rientro e ci dirigeremo sempre ad Est verso il lago vulcanico Myvatn.
La prima sosta sarà per visitare un campo di lava (Dimmuborgir), zona molto “turistica”, attrezzata con bar, negozio, ristorazione ed accesso ai percorsi pedonali nel campo di lava. Faremo con la guida il percorso più corto. Nulla di speciale sinceramente per chi ha già visitato simili posti come me in altre parti del mondo e dell’Islanda, sono colate laviche molto antiche ove la vegetazione ha già molto attecchito.
Conclusa la sosta bagno consentita a fine “tour” del campo di lava ritorniamo sul pullman per dirigerci alla seconda fermata della giornata, il campo geotermico di Hverir.
Qua veniamo lasciati liberi con un tempo di permanenza adeguato, senza troppo stress.
E vi assicuro, questo posto MERITA una visita, senza dubbio. È un campo geotermico abbastanza ampio in continua evoluzione morfologica. I percorsi “aperti” al pubblico vengono man mano adeguati alla sua struttura. I colori che si osservano qua son bellissimi. Gli odori molto meno, spero che chiunque vi ci rechi abbia lo stomaco forte a sufficienza.
Le foto dopo parleranno per me riguardo questa sosta, spettacolare.
Risaliamo nuovamente sul pullman per recarci alla terza sosta, l’ordine non è proprio azzeccato in termini chilometrici, facciamo avanti e indietro piuttosto che fare tutto in “sequenza”, ma presumo sia per smistare i pullman e non essere mai in “troppi” tutti nello stesso posto.
Ci fermeremo per una pausa degustazione e visita a piedi della zona presso Skútustaðir.
Qua il gruppo si “schianta” nell’hotel per la degustazione programmata alla quale io e la mia fidanzata non siamo molto interessati. Perciò, essendo noto l’orario di ripartenza, andiamo per conto nostro a fare due passi con calma nell’antistante zona lacustre Skútustaðagígar. È un complesso di piccoli crateri formatisi da antiche colate laviche, ora rigogliosi di natura e fauna.
Il paesaggio è carino, nulla di speciale. Quei posti che “vedo una volta” e mi basta per sempre ecco…
Pecca del posto, una valanga di moscerini molesti che ti assaltano in ogni secondo, quasi un incubo il loro numero. È il primo posto in Islanda ove trovo insetti, e son tutti qua ammassati a quanto pare
Ripartiamo un’altra volta per tornare verso la nave, ma abbiamo ancora una sosta lungo la strada, la cascata Goðafoss.
Lungo ogni percorso in pullman si rimane sempre con gli occhi puntati all’esterno, i panorami son sempre differenti ed interessanti. L’Islanda va mangiata con gli occhi ogni minuto.
La zona della cascata degli dèi è un altro punto molto organizzato a livello turistico, parcheggio, negozio, locali… non si fanno mancar nulla. Io sinceramente preferisco zone meno “preparate” ma ok.
Da bravi FESSI, illusi dal sole che trasmetteva un discreto tepore, scendiamo dal pullman solo con una felpa senza giaccone. Beh, ce ne pentiremo per il vento freddo che tirava lungo il fiume fino alla cascata. Non fate lo stesso errore

Questa tappa merita altrettanto, come per il campo geotermico. Una bella cascata impetuosa, con una discreta portata d’acqua. È davvero da ammirare, ascoltare, percepire.
Fa la sua parte l’estate che alimenta i fiumi con lo scioglimento delle nevi e parzialmente dei ghiacciai.
Conclusa la sosta frigo, ah no, la sosta cascata, ripartiamo per tornare in nave.
Il rientro ricalcherà la stressa strada dell’andata.
Torniamo a bordo senza aver tempo di fare due passi in città, siamo già prossimo al “tutti a bordo”.
La partenza, ovviamente da vedere, rimane sempre un momento simbolico in ogni crociera, da ogni porto. Questa ha il plus della navigazione lungo il fiordo! Bellissimo!!
La giornata si conclude ovviamente col solito trittico di teatro, cena e dopocena in giro. Non facciamo molo tardi questi giorni, preferiamo riposare ed io alzarmi presto per ogni approdo.
Ora spazio alle foto, un’altra discreta “carrellata”, buona visione!
Navigando nel fiordo al mattino
Manovra per l'approdo, guardiamo da dove siam venuti
Ed il molo con la Viking già ormeggiata
Uno sguardo come ogni mattina in approdo alle bandiere issate
Quasi ormeggiati, felicità a mille!
----ulteriori foto seguono separatamente ---