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"location" di antichissima cantieristica navale famosa un tempo in tutta la marineria mediterranea o, per dirla tutta, il più importante cantiere navale italiano di fine 700 ed inizio 800 e non dico mediterraneo per eccesso di prudenza. Durante il regno borbonico questo cantiere varò oltre 50 navi che poi costituirono in periodo post-unitario il fulcro della flotta del nuovo regno savoiardo; arrivati i Savoia, si cancellarono in tutta fretta i vecchi nomi borbonici sugli scafi e via ! Paradossalmente questo polo di eccellenza cominciò ad incontrare le prime difficoltà proprio con l'avvento dei politici del nuovo regno che ne decretò assurdamente il ridimensionamento a favore dei poli del nord. Né la crisi era da ascriversi al passaggio dalla carpenteria in legno a quella in ferro perché le maestranze di quel cantiere erano tra le più capaci e pronte a riconvertirsi, prova ne sia il fatto che già nel 1864 fu lì varata la prima nave corazzata italiana e poco dopo fu costruita proprio a Castellammare la prima nave italiana tutta in ferro. Come dimenticare poi il primato della prima nave a vapore e la costruzione della famosissima Amerigo Vespucci. Insomma Castellammare di Stabia è uno dei tanti capitoli della spoliazione del Sud e dell'avvilimento ed immiserimento di quelle terre avvenuti subito dopo il 1860 e la storiella continua, guarda caso negli anni sessanta con la costituzione dell'Italcantieri gruppo IRI (sede Trieste) si elegge questa città a capitale e centro decisionale di tutta la cantieristica italiana. Perdonate la digressione un po' malinconica che nulla toglie alla bellezza di Trieste e delle sue meravigliose coste ed alla gloria della sua marineria e cantieristica. Ciao a tutti ed un saluto particolare a Matè :wink:amartoni ha detto:Bisognerebe conoscere molto meglio la storia del nostro paese, credo che cambierebbe l'idea che abbiamo di molte vicende
ai funerali di stato" Ma gli scugnizzi, si sa, non scrivono sul Corriere della Sera :roll: . Comunque, fratelli e "fratellastri" d'Italia (tanto oggi va la famiglia allargata :wink: ) e soprattutto voi, amici crocieristi, tanto per tornare in tema di schipping, cantiamo pure con l'Orietta nazionale: "...Finchè la barca va, lasciala andare..." Queste parole non sono certo scritte nella Costituzione ma, chi sa, forse sono scritte nel D.N.A di noi italiani. Quanto, poi, ai napoletani, a loro, purtroppo, risulta ancora più congeniale quella malaugurata strofetta :"...Chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato, scurdammece 'o passato..." Peccato, perchè, altrimenti, forse oggi si potrebbe spiegare a qualcuno che porre oggi l'accento sulla "questione settentrionale" è un po' come lamentarsi di un'indigestione con chi è da molto tempo a dieta stretta :roll:. Scusate l'o.t. e tutto questo mio "bla...bla...bla !"
e poi... per guardare troppo a lungo indietro si rischia che a me gira la testa ed a voi i testicoli :lol: :lol: :lol: :mrgreen: Ciao a tutti. 
Domani mattina, io, Tano e Nicola saremo a Monfalcone per la visita alla Mostra del Cantiere. Vedremo di ricavare qualche bella foto di navi in costruzione, visto che Mate per obblighi contrattuali, non può permettersi di pubblicarne.
Sì," giuro" che nei prossimi giorni le posto (è un impegno nei confronti di Mate). Ho problemi al pc dove sono archiviate. Ciao.



